recensioni dischi
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CARMINE IOANNA  "Ioanna music company"
   (2021 )

Se dico fisarmonica, cosa pensate? Forse non proprio alla fusion, al rock progressivo, al jazz. Eppure, Carmine Ioanna con la sua Ioanna Music Company, che dà il nome all'album di cui parliamo qui, dimostra che la fisarmonica si può inserire agevolmente in questi ambienti, dandogli anzi una veste insolita e accattivante.

Carmine Ioanna alla fisarmonica, Gianpiero Franco alla batteria, Eric Capone a pianoforte e tastiere, Giovanni Montesano a basso e contrabbasso, e come ospiti Francesco Bearzatti al sax tenore e clarinetto, Gerardo Piazza al sax contralto, Daniele Castellano alla chitarra e Sophie Martel al sax soprano. Questi sono i componenti che danno vita ad una musica strumentale particolarmente festosa ed elettrizzante. E si sente che si divertono a giocare qua e là con i tempi dispari, come nell'energico brano d'apertura “Sospeso”, o nei 5/4 di “Momento”, dove clarinetto e fisarmonica si inseguono in successioni vorticose di note impazzite.

In “Courtain up”, fisarmonica e pianoforte suonano all'unisono, generando un interessante suono d'insieme. Nel brano che dà nome all'album e alla compagnia, “Ioanna Music Company”, la fisarmonica inizia a suonare su coordinate da blues rock, e poi insieme agli altri si crea una situazione fusion à la Weather Report!

Poi, se la fisarmonica vi piace legata al suo cliché più tradizionale e sentimentale, c'è “Postcard from Dreamland”, col suo riconoscibile romanticismo, che riemerge anche in “Samu”... però in 5/4! “Carioanna” si spinge su coordinate sudamericane, sempre dal ritmo forsennato e invitante al ballo. Si sprecano gli assoli gioiosi, di pianoforte e basso.

Ma con “Etnies” accade qualcosa. Un suono di viola ci ferma, e introduce un clima più notturno e mediorientale, anche se fisarmonica e fiati ci intessono comunque sopra melodie vivaci. Altra sorpresa “Cafè da Manha”, che con un basso pulsante accenna ad un ritmo sincopato che sta a metà tra jazz, samba e funk. Infine, “Ablò” chiude l'album con colori tenui, con una fisarmonica dolce che naviga su modulazioni armoniche instabili.

Come dice un loro pezzo, “No borders”, Carmine Ioanna abbatte altri confini musicali, per trovare sentieri che forse erano stati ancora poco battuti finora. (Gilberto Ongaro)