recensioni dischi
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LUIGI MARTINALE QUARTET  "Songs not words"
   (2021 )

“Songs not Words” è il nuovo album dal pianista Luigi Martinale, ancora coadiuvato dal brasiliano Zaza Desiderio alla batteria e dal russo Yuri Goloubev al contrabbasso. Al disco hanno partecipato anche Stefano Cocco Cantini che, nelle vesti di solista, ha suonato i sax tenore e soprano, e il Classwing Ensemble del conservatorio Ghedini di Cuneo, diretto da Bruno Mosso e composto da un quartetto d’archi e un trio di fiati.

“Songs Not Words” si esaurisce in poco meno di un’ora e mostra, sin dalle primissime battute, quanto funzioni bene il dialogo tra un quartetto di impostazione jazz e un ensemble più classico.

I nove brani, tutti originali, si caratterizzano per una cura maniacale negli arrangiamenti, per le strutture compositive sempre elegantissime e mai ridondanti, e per un ricorso estremamente misurato e funzionale ai virtuosismi e agli assoli, tutti elementi che rendono l’ascolto assolutamente gradevole per tutta la sua durata.

Difficile indicare quali brani siano in grado di svettare sugli altri, perché il livello si mantiene costantemente alto, senza alcun passaggio a vuoto né riempitivo, ma, probabilmente, “Passi leggeri”, “Sundial Time” e “Abide with Me” sono i momenti più felici di un disco che conquisterà rapidamente qualsiasi appassionato di jazz, ma che ha tutte le carte in regola per andare anche oltre la propria comfort zone. (Piergiuseppe Lippolis)