recensioni dischi
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CHILDREN OF BODOM  "Hate crew deathroll"
   (2002 )

Nel 2002 esce "Hate Crew Deathroll", che rappresenta un’inversione di tendenza rispetto al Power-Death metal dei primi album diei Children of Bodom, ma a mio avviso sul piano del songwriting ci troviamo davanti a un altro capolavoro. Generalmente l’album presenta una deviazione sul Thrash per quanto riguarda le ritmiche di chitarra, le tastiere di Wirman si alternano invece tra basi Black stile "Something Wild" e le consuete improvvisazioni ultraveloci molto vicine all’album “verde”('Hatebreeder'). Il cd si apre dunque con “Needled 24/7”, un pezzo dominato da una doppia cassa continua e furiosa, degno di nota è inoltre il lavoro della tastiera. “Sixpounder” si presenta con un riff decisamente Nu metal, il quale ne fa la canzone più pesante dell’album. “Chokehold (Cocked’n’Loaded)” porta i COB verso un Death metal puro per i loro standard. Il brano successivo “Bodom Beach Terror” ci riporta alle atmosfere Black di "Something Wild". “Angels Don’t Kill” probabilmente è il brano più ispirato dell’album, dotato di un riff scuro e violento inframezzato da parti più ariose molto Heavy. Spettacolare il riff eseguito da Alexi insieme a Janne Wirman, alla "Hatebreeder", che emoziona come non mai. I due brani successivi “Triple Corpse Hammerblow” e “Better Off Dead” sono quelli che forse incarnano di più le novità di quest’album: riffs appesantiti tra il Thrash e il Nu e batteria più violenta del solito. Così anche la traccia seguente, che ricorda la prima. Ci troviamo di fronte al pezzo più Thrash e meno melodico del disco. Chiude una cover carina di “Silent Scream” (degli Slayer). A mio parere questo è l’album più emozionante dei COB e più bello insieme a 'Follow the reaper'. (Paolo Gratarola)