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AKSAK MABOUL  "Redrawn figures"
   (2021 )

A poco più di un anno dalla pubblicazione del doppio “Figures” da parte degli Aksak Maboul, band sperimentale belga attiva a cavallo tra la fine degli anni Settanta e l’inizio del decennio successivo e poi, dopo una lunga pausa, di nuovo dal 2010, quindici artisti hanno rivisitato alcune canzoni originariamente firmate dalla stessa formazione, ormai per tanti autentica band di culto.

Hanno partecipato artisti non di secondo piano sulla scena internazionale: dai Notwist ai Vanishing Twin, da Cate Le Bon a Felix Kubin, da Toulouse Low Trax a Hello Skinny, passando per Matias Aguayo, Stubbleman, Carl Stone, Shungu, ohh_luu, Spooky-J dei Nihiloxica, Jordan Fields e Kate NV.

“Redrawn Figures” include un totale di diciotto brani, fra remix e vere e proprie cover, suddivisi in due album. Il prodotto finale rappresenta un’ottima occasione per ripercorrere alcune tappe della produzione discografica, purtroppo parecchio rarefatta, di una band importante per la storia recente del Belgio musicale.

Tra le versioni più interessanti, indubbiamente, ci sono i remix di “Silhouettes” firmato dai Vanishing Twin, e quelli di “Un Caid”, realizzati da Spooky-J (presente nel primo volume) e da Jordan Fields, ospitato nel secondo, che è riuscito a dare al pezzo un taglio Chicago house, da maestro del genere qual è, oltre alla cover di “Tout a une fin” dei Notwist e alla conclusiva “Anatomy of a Dramuscule”, interpretata da Matias Aguayo.

Quello degli Aksak Maboul continua a essere un nome caldissimo, a più di quarant’anni dall’album di esordio: lo conferma la qualità degli artisti coinvolti in questo progetto. (Piergiuseppe Lippolis)