recensioni dischi
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HARDDISKAUNT  "La buena y la mala onda"
   (2006 )

Peccato che gli Harddiskaunt non siano in testa alle classifiche. Badate, non sto scherzando, qui non manca nulla: ci sono note valide ed orecchiabili, testi intelligenti ed autoironici, musicisti all'altezza, una produzione internazionale che celebra così i dieci anni di vita degli Harddiskaunt. Registrato in Italia (al Conceepa Studio di Pontirolo, sotto la direzione di Sandro Nozza, già membro di Reggae National Ticket, e Fabio Merigo, già Reggae National Ticket ed ora con i Bluebeaters), il master è stato poi curato dal produttore inglese Kevin Kearney nei Manu Estudios di Città del Messico. La band ha firmato con la prestigiosa etichetta tedesca Elmo Records, consorella della Grover, che ha distribuito il disco in tutta Europa, mentre in Italia il cd è stato pubblicato dalla Maninalto Records e distribuito dalla Venus. 'La buena y la mala onda' contiene dodici tracce e un remix dub firmato da Kearney. Lo ska, che sia original jamaican ska, two-tone ska o persino ska-core, rimane l’elemento fondamentale del cd, ma anche questa volta la mezcla degli Harddiskaunt è arricchita da molti altri saporiti ingredienti: ritmi sudamericani per cominciare, ma anche swing, reggae, punk, dub, tarantella e persino una bossanova con tanto di violoncello. La grande varietà di stili, sebbene riuniti sotto il comune denominatore dello ska, rende 'La buena y la mala onda' un lavoro intrigante e mai noioso. Diversi ospiti hanno partecipato al cd: Peter Truffa (piano dei New York Ska Jazz Ensemble), Fabio Buonarrota (tromba dei Vallanzaska) e Silvano De Tomaso (percussionista degli Impacto Latino). 'La buona onda', lo strumentale 'Todo para todos', 'Sono le 11': piccole-grandi perle, meritevoli di charts. Provare per credere. (Andrea Rossi)