recensioni dischi
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MARVEL  "Five smell city"
   (2021 )

Metto su questo disco dei Märvel e la prima cosa che mi viene in mente è: ad ognuno il suo, da noi i Maneskin, oramai osannati anche da mia nonna che neanche i Beatles, ed in Svezia questi Märvel che mi auguro davvero che in Svezia abbiano l’attenzione che meritano!

Perché siamo su quelle coordinate lì, ma con i Märvel le cose sono fatte strabene e ti colpiscono in faccia con rara potenza! Scorrono i pezzi, e per noi che abbiamo fatto notte con i dischi degli Stooges, tutto fila alla perfezione.

Il trio (si apostrofano come The King, The Vicar e The Burgher, rispettivamente chitarra e voce, batteria e basso) sciorina un power-rock con i controca**i; e quello che ti dà la botta e che percepisci sin da subito è una rara autenticità che emerge da ogni nota. Insomma, questi ci credono per davvero e si sente, e per questo gli si vuole bene da subito: niente di originale, sia ben chiaro, ma la differenza con tante altre realtà che navigano su queste coordinate è davvero quel senso di voglia autentica di suonare e di far saltare il pubblico sotto il palco.

Cerco qualcosa in rete, ed infatti trovo live infuocati come da tradizione della più autentica scena rock! Ecco, questi Märvel hanno un bel fuoco acceso ed una dote innata per le melodie dirette ed accattivanti che ti si appiccicano addosso immediatamente, sempre accompagnate con un bel muro di suono.

Dicevamo Stooges ma anche Led Zeppelin e, per tornare ai nostri giorni, Foo Fighters, Artics Monkeys ma sempre con una riuscitissima alchimia tra passato e presente. Quindi lasciate perdere il finto rock degli impomatati vincitori di ogni tipo di premio de no altri con le loro sfilate di moda nei salotti buoni, tutti sotto il palco dei Märvel, birra a fiumi, sudore ed energia pura!

ROCK PARTY COME NON CI FOSSE UN DOMANI! (Giovanni Risso)