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GEOFFREY DE VAI  "Respira il mio respiro"
   (2021 )

Il canto possente di chi, solare e carico di energia, ha saputo spezzare quei vincoli di oppressione per riuscire, faticosamente, a ricostruirsi. Il secondo album di Geoffrey De Vai, eclettico artista italo-francese, dal titolo "Respira il mio respiro", è una perfetta unione di rock ed atmosfere indie che echeggiano in maniera sapiente per poi gridare progressivamente a pieni polmoni.

È il momento in cui si dice basta, il momento della presa di coscienza della strada che si vuole percorrere, lontano, quanto è più possibile dall'altro. Nei brani "Uccidimi" e nella title track questa necessità si avverte ancor maggiormente: si va verso direzioni nuove, senza più voltarsi indietro e memori di quanto facesse male la vicinanza dell'altro.

Sono dieci le tracce che compongono questo nuovo interessantissimo disco, prodotto da Paolo Agosta ed anticipato dai tre singoli, "Nasconderai", "Vuoti amari" e ''DSE'', in esso vi è anche una presenza di eccezione qual è Massimo Luca, un nome che in passato si è accostato a Lucio Battisti e Fabrizio De André e che è protagonista in "Uccidimi", e Roberto Dell'Era degli Afterhours, al basso in "Oltre".

Il disco è stato registrato e mixato presso il Bunker Studio di Milano e poi masterizzato all'Ithil Studio di Imperia. Dentro questo album cogliamo il bisogno di puntare su una strada e di seguirla sino in fondo, siamo entità che hanno perso tante opportunità e che devono riconquistarle in un mondo dove è cambiato tutto e alquanto rapidamente. Un disco che, prodotto nel periodo più interlocutorio della pandemia, muove per richiamare a sé trasmettendo energia positiva, magari con un bel pizzico di furore.

Geoffrey De Vai con "Respira il mio respiro" dà seguito a "Delicante", pubblicato nel 2014, ma si indirizza verso orizzonti più marcatamente rock, con sempre al centro la bellezza di volere fare musica vera, servendosi di una ritmica lineare con rullante e chitarre elettriche di effetto essenziale ed efficacissimo. (Leo Cotugno)