recensioni dischi
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ORLOK 22  "Begotten"
   (2022 )

Orlok 22 è il nome del side project degli Ardecore. Ideato e prodotto da Giampaolo Felici e Gianluca Ferrante, Orlok 22 nasce per eseguire musica ispirata da film muti, un’idea che ha preso ufficialmente forma in “Begotten”, disco pubblicato al tramonto del 2021, il cui titolo è ispirato all’omonimo film sperimentale di Edmund Elias Mehrige, già rielaborato per la versione CD audio.

Non si tratta di colonne sonore, quanto di composizioni che, in una certa misura, puntano a raccontare il film, a rielaborarlo, mettendone in musica le immagini ed esaltandone le sensazioni. Un po’ com’era accaduto per la sonorizzazione dell’horror espressionista “Nosferatu – Una sinfonia dell’orrore”, il cui live era stato portato in giro per l’Italia con ottimi risultati, la cura per la composizione e ogni dettaglio sonoro è notevolissima.

Anzi, i due sembrano alzare l’asticella: convincono le stratificazioni, i percorsi densi, dal fortissimo potere evocativo e immaginifico, e un incedere che appare svilupparsi lentamente, ma che sonda e scandaglia l’interiorità di chi guarda le immagini di un film in cui si narra di un personaggio che sceglie il proprio sacrificio come gesto finale. Da quel personaggio, Dio, nasce la figura femminile di Madre Terra, da cui poi prenderà vita Begotten.

Nell’atmosfera cupa e perennemente inquieta delle sei composizioni dell’album firmato Orlok 22, tutte le sensazioni suggerite dal film sembrano materializzarsi negli stridori metallici e nell’elettronica. “Begotten” è un lavoro di grande spessore: il concetto stesso che risiede alla sua base, in questo caso, è già un elemento fondamentale, ma tradurlo così bene in musica è una prova che solo dei grandi musicisti possono superare. (Piergiuseppe Lippolis)