recensioni dischi
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NOISEBREAKERS  "Noisebreakers"
   (2022 )

Vince Pàstano (da anni deus ex machina di Vasco Rossi) e Tony Farina tornano con un nuovo lavoro, l’omonimo Noisebreakers. Questa raccolta riprende le origini del background musicale dei componenti con un approccio musicale più live che da studio.

All’interno delle 8 tracce si respirano molte influenze musicali, alcuni brani richiamano l’Hard Rock anni '70 di gruppi come Scorpions e Led Zeppelin, mentre altre tracce sono più psichedeliche con qualche rimando ai Pink Floyd.

Nonostante il “ritorno alle origini” di quando si suonava sempre in giro, su diversi palchi in diverse situazioni, i brani presentano una certa maturità compositiva ed esecutiva fatta di pochi fronzoli, si va dritti al sodo con i suoni e le note giuste.

Ci sono delle sorprese e anche degli esperimenti inaspettati tra un brano e l’altro, sì, perché, probabilmente spinto dal pregiudizio inconscio, l’ho valutato come l’ennesimo album che vuole rifarsi al passato col serio rischio di diventare una scopiazzatura di vecchi successi triti e ritriti.

E invece ''Noisebreakers'' mi ha smentito in toto. L’album prende ispirazione sicuramente dal sound anni '70, ma lo rielabora in forma moderna: e non solo, ci sono delle eccezioni in cui si spazia in altri generi come il post-rock di “Abyss” e lo stoner di “The Sinner”.

Qualitativamente il lavoro compositivo musicale è molto alto, le chitarre magistrali di Pàstano e la voce mutevole ed espressiva di Farina creano un mix esplosivo, bellissimo da ascoltare, senza dimenticare che il missaggio è stato curato da un mostro sacro come Marc Urselli.

In conclusione, quello dei Noisebreakers è un lavoro impeccabile, bello e coinvolgente, sicuramente da ascoltare e da inserire nelle proprie playlist ma, soprattutto, da sentire dal vivo. (Silvio Mauro)