recensioni dischi
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MARIE-JEANNE WYCKMANS  "Trajectoires"
   (2022 )

Marie-Jeanne Wyckmans è un’artista rumorista belga. La sua ricerca artistica l’ha portata ad avvicinarsi alla musica acusmatica già nel 1984, prima ancora di laurearsi in film editing presso una scuola di cinema e di ricevere il diploma in composizione acusmatica.

Marie-Jeanne Wyckmans è tornata da poco con “Trajectoires” (uscito per Empreintes DIGITales), un lavoro che rispecchia il suo interesse e la sua passione per realtà e paesaggi immaginati, per i suoni non derivanti da strumenti, per le forme e le espressioni più originali della musica.

“Trajectoires” comprende nove brani che hanno visto la luce tra il 1991 e il 2021: si tratta generalmente di “landscape recordings” che servono a suggerire ambienti e scenari sempre diversi all’ascoltatore.

I suoni, sapientemente modellati dalle mani di Marie-Jeanne Wyckmans, spaziano da quelli acquatici di “Ce qu’entend la noyé”, brano del 2019, a quelli notturni e selvatici di “L’odeur du soufre”, il pezzo scritto più recentemente, secondo solamente a “Fin de crise”, più industriale e meccanico.

A chiudere è la coppia “Voyage-mirages” e “Voyage, voyage”, brani scritti a dodici anni di distanza, a cavallo tra 2018 e 2006, che conducono in quel mondo inafferrabile e ignoto che è casa per l’artista belga.

“Trajectoires” è un disco complesso anche solamente in termini concettuali: seppur destinato a un pubblico decisamente ristretto, il nuovo lavoro firmato Wyckmans è un altro importante tassello in una grande carriera. (Piergiuseppe Lippolis)