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JONE TAKAMÄKI, UMUT ÇAĞLAR & FAHRETTIN AYKUT  "The myth of the drum - Urban transformation"
   (2022 )

“The Myth of the Drum - Urban Transformation”, uscito per Zehra Records, è un lavoro le cui radici sono da ricercare in una mostra in quel di Istanbul, nel 2017. Per l’occasione, il batterista Fahrettin Aykut aveva proposto un’installazione chiamata “Urban Transformation” che univa pittura e musica.

L’ex Baba Zula, quindi, aveva invitato il suo amico Umut Çağlar, multistrumentista già membro dei Konstrukt e nei Karkhana, a unirsi per una reale performance, ed è stato quest’ultimo a far sì che la formazione diventasse un trio, con la partecipazione del sassofonista finlandese Jone Takamäki, fra gli artisti di riferimento per la storia del free jazz finlandese e virtuoso dello shakuhachi, il flauto dritto giapponese.

Nell’ottobre del 2017, quindi, è stata registrata in presa diretta un’esibizione del trio, suddivisa in “The Myth Pt. I & II” e “The Myth Pt. III & IV”. Entrambi i brani, in digitale, sono scomposti in quattro episodi più brevi, per una durata complessiva non distante dai quaranta minuti.

Si tratta di un lungo set improvvisato, all’interno del quale confluiscono pulsioni free jazz e suoni dall’Oriente, grazie a una strumentazione corposissima che, oltre al già citato shakuhachi, vede la presenza del ney, flauto tipico della musica colta turca e mediorientale, della zurna, conosciuta con diversi nomi nel mondo arabo, e del sintir, cordofono utilizzato in Nordafrica e in Guinea.

Nella festa diretta da Takamäki, Çağlar e Aykut c’è spazio anche per kalimba, gralla e per percussioni elettroniche, che marcano il passo in un’orgia musicale in cui i fiati occupano un ruolo centrale, ma senza prevaricare.

Il prodotto finale evidenzia l’enorme spessore dei tre artisti non soltanto in termini di tecnica, ma anche per la straordinaria capacità di improvvisare qualcosa che sembra decisamente costruito e ragionato. (Piergiuseppe Lippolis)