recensioni dischi
   torna all'elenco


FORTHYTO  "Forthyto rilegge Maul di Enzo Del Re"
   (2022 )

Forthyto è il moniker di Vito Quaranta, musicista e compositore originario di Mola di Bari, in Puglia, da poco tornato col quarto album della sua carriera discografica.

Questa volta, però, non c’è materiale inedito, bensì una rivisitazione dell’esordio del suo concittadino Enzo Del Re, che nel 1973 aveva pubblicato “Voce e ritmi”, un disco anche conosciuto come “Maul”, dal nome della canzone dedicata alla sua città natale.

“Voce e ritmi” era (ed è) un disco pregno di significato, profondamente segnato dall’empatia nei confronti degli oppressi e degli ultimi, arrivato in una fase storica di lotta e di protesta.

Forthyto, in questa operazione, è riuscito a riprendere i brani e a preservarne l’identità, pur proponendo una veste rinnovata, con eleganti arrangiamenti per chitarra, fisarmonica, contrabbasso e percussioni.

La lezione di Enzo Del Re, scomparso poco più di dieci anni fa, rimane vivissima anche grazie, inevitabilmente, alla perfetta conoscenza di quel dialetto che non ha trovato troppo spesso spazio in musica.

Struggente è la rivisitazione di “Maule”, ma all’interno di “Forthyto rilegge Maul di Enzo Del Re” brillano anche “Segnòre ne uarde!”, col suo passo folk marziale, “U cande du navegande”, ballata più dolce che accenna al saldo legame col mare, e “Te iadore e te rengrazzie”, dove la musica popolare pugliese incontra atmosfere vagamente latineggianti.

Il nuovo lavoro firmato Forthyto, oltre a essere un prodotto tecnicamente importante, è una bella occasione per riscoprire alcuni dei brani più simbolici di Enzo Del Re. (Piergiuseppe Lippolis)