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ARLO BIGAZZI & CHIARA CAPPELLI  "Solitarie Comunanze Digitali - Voci dalla rete"
   (2022 )

Diciamo subito che "Solitarie Comunanze Digitali - Voci dalla rete" ha una struttura multimediale dato che, su di un tappeto sonoro di sottofondo suonato e magistralmente prodotto, si sviluppano testi recitati; il tutto si completerebbe poi con la visione di immagini per cui la collocazione teatrale del risultato non risulta affatto fuori luogo.

Tale modalità comunicativa è espressa da Arlo Bigazzi (noto produttore, musicista e fondatore dell'etichetta discografica Materiali Sonori) e Chiara Cappelli (attrice ed artista eclettica e poliglotta). Sì... perché è attorno a queste due figure che si è creato un vero e proprio gruppo di lavoro per curare testi, musica ed immagini.

Occorre contestualizzare a livello temporale la genesi di tale arte, infatti quel gruppo stava lavorando ad un progetto di più ampia portata, sempre nel solco multimediale, spettacolo, video, disco e libro (parliamo di "Majakovskij"), ma in marzo ed aprile 2020 si va in emergenza pandemica e si ferma tutto.

Quel gruppo così prosegue per sviluppare un nuovo lavoro: testi inediti con contenuti che provengono dalla vita reale, filtrati, pescati ed ispirati dalle parole presenti sui social. Vengono catalizzate e rielaborate sensazioni, opinioni e stati d'animo generati dallo smarrimento iniziale di fronte alla minaccia pandemica delineando così il senso del titolo e mettendo in rilievo la comunanza del sentire.

Ognuno dei partecipanti al team ha dato un suo contributo "domestico" nell'isolamento domiciliare di quel frangente catturando elementi diversi e contribuendo in tal modo alla realizzazione di un mosaico multimediale. Tutte le tracce hanno un recitato carismatico ed interessante sia nella forma che nel contenuto, e qui non si può fare a meno di apprezzare la voce di Chiara (non in chiave canora ovviamente). Segnalo ottimi assoli di tromba e chitarra trattata con pregevoli effetti elettronici campionati; potendo fruire anche dell'aspetto visuale il tutto ci condurrebbe verso un apice sensoriale.

Su tutte la traccia 1 ("All'inizio"), con una cronaca caustica dell'accaduto nella dinamica sociale pandemica con attitudine satirica ("porto a spasso il cane, gli angeli delle corsie, ho attacchi di panico...") e la traccia 5 ("Cari belli", in realtà una bonus track), che pone riflessioni esistenziali e sociali ("il poeta pretende risposte, la location, l'influencer, la crescita capitalistica, il fashion blogger").

Sperimentale recitativo in nicchia dal sapore post-progressivo. Pregevole e curato. Voto 7 e 1/2. (Roberto Celi)