recensioni dischi
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WAKING THE SLEEPING BEAR  "Porno future"
   (2022 )

A tre anni di distanza da “Jungle Urbaine”, sono tornati i Waking the Sleeping Bear, formazione francese di stampo metal, fusion e rapcore. Nata ufficialmente nel 2017, la band ha pubblicato durante la primavera dello scorso anno quello che, a tutti gli effetti, è il primo lavoro sulla lunga distanza: “Porno Future”.

Il disco comprende ben quattordici brani per una durata complessiva non distante dall’ora e propone una sorta di nu metal, cercando di introdurre elementi di modernità e di elaborare un sound denso di groove.

“Porno Future”, lungo il suo percorso, alterna violente accelerazioni e fasi più ragionate, concedendo tanto spazio all’elettronica e alla musica tribale, che si inserisce bene nel contesto e la cui influenza è visibile, in particolar modo, nelle percussioni.

Significativa è la cura dedicata ai testi, nei quali Adrian Pate canta il mondo e le città con un tono tagliente e spesso sarcastico. Sul piano compositivo, i Waking the Sleeping Bear danno il meglio durante la titletrack del brano, “Plus rien à perdre”, col suo piglio incendiario e i suoi stop and go improvvisi, e “Nouvelle dissidence”.

“Porno Future” funziona e conquisterà facilmente i fan di un genere che ha già conosciuto il picco di popolarità, ma può anche spingersi un po’ oltre: un buon lavoro, al netto di un minutaggio che avrebbe potuto essere leggermente ridotto. (Piergiuseppe Lippolis)