recensioni dischi
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ODESSA  "L'alba della civiltà"
   (2022 )

Dopo un silenzio durato ben tredici anni dalla loro ultima prova discografica, gli Odessa tornano a proporsi con questo nuovo cd “L’alba della civiltà”, composto da otto tracce tra cui la cover un vecchio brano dei Pooh, ”L’uomo, il posto, l’ora 1972”, sapientemente riarrangiata a più moderni ed attuali canoni musicali.

L’album si apre con una delicata introduzione strumentale: “La stanza vuota”, breve intreccio sognante tra flauto, chitarra e tastiera, mentre nei successivi brani le sonorità aumentano i giri del ritmo musicale, tra gradevoli venature jazzate, rock e sonorità d’atmosfera impreziosite dalle parti vocali del frontman Lorenzo Giovagnoli.

Si alternano ballate di grande leggerezza a pezzi anche strumentali, che esaltano le qualità dei singoli artisti, dando all’intero lavoro un senso di grande respiro, ariosità e freschezza. La band di Giovagnoli, autore oltre che di gran parte dei testi anche delle belle, originali e coloratissime illustrazioni abbinate ad ogni brano presente nell’album allegato al CD, dimostra in questo nuovo disco carattere e vitalità, esprimendo un rock progressivo che esplora elementi jazz, rock duro e melodico in una sapiente miscellanea intrisa di creatività e potenza comunicativa, tra le più valide ed intriganti dello scenario progressivo di casa nostra. (AlbeSound)