recensioni dischi
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'A67  "Jastemma"
   (2022 )

La scena musicale delle combat band partenopee, dove storicamente possiamo citare ad esempio 99 Posse od Almamegretta, vede il ritorno degli 'A67, formatisi nel 2005 e provenienti da Scampia. Questo loro nuovo lavoro "Jastemma" è accompagnato da un booklet contenente racconti e poesie che le canzoni hanno ispirato a diversi autori e visivamente si presenta con copertina disegnata da Mimmo Paladino.

Diciamo subito che viene trattato il sentimento amore declinato in varie vicende e manifestazioni; la lingua napoletana stretta in cui è cantato non mi impedisce di comprendere bene ogni testo.

Ciò che però occorre tenere presente è che qui esiste un dolente messaggio che riguarda chi compie una vita ai margini, l'ambiente del disagio sociale della periferia dove anche tale sentimento non può essere vissuto appieno e spesso somma sofferenza ad altra sofferenza. La vita comunque va affrontata.

Il sound del disco arriva diretto, compatto e crudo, proponendo in dieci brani un alternarsi di rock, reggae con echi di blues e scale minori napoletane. Ottimi riff chitarristici enfatizzano l'urgenza dell'espressione. Sono presenti pregevoli interventi di piano, sax e flicorno. Forse si poteva mixare meno in evidenza il volume chitarristico ed impostare il rullante un filo più in acuto producendo un drumming qua e là con qualche controtempo. Tutti i brani mantengono una omogenea coerenza ma su tutti cito la traccia d'apertura "Ammore mi", per me l'episodio migliore assieme a "Jastemma" che definisce il titolo del disco. Notevole anche il reggae molto Marleyano con solo di sax della traccia 4 "Sempe cu' tte" (con il feat. di Daniele Sepe) e il brano 5 "Je nun vengo", dove mi arrivano a tratti echi dei Police...!

Una menzione a parte per il brano strumentale finale ''SS 162'' dove si viene a creare un mood d'effetto con venature jazz (basso, flicorno e chitarra trattata in evidenza). Voto 7. (Roberto Celi)