recensioni dischi
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MARCELLO SANNA  "S.E.E. (Suspended Existence Experience)"
   (2022 )

Sport e musica spesso si incontrano, perché hanno molte cose in comune: ore e ore di allenamento/prove sfiancanti, frustrazione, determinazione, e poi pochi minuti decideranno se vincerai o perderai. Se una persona è sia sportiva che musicista, conosce doppiamente queste dinamiche.

Marcello Sanna, in arte Mars-L, è chitarrista e “Iron Man”, cioè esperto di una certa distanza percorsa nel Triathlon, quella disciplina che unisce nuoto, ciclismo e corsa in un unico percorso. Stimo chi pratica questa tripla follia, perché da campione di salto sul divano, mi chiedo come si possa nuotare per tutto quel tempo, per poi salire tutti bagnati su una sella, e affrontare l'aria che scivola dietro, e poi scaraventare la bici e correre con i polpacci appena scossi dalle pedalate.

Ma parliamo di musica. Mars-L ha pubblicato il suo terzo lavoro, intitolato “S.E.E. (Suspended Existence Experience)”, che contiene 6 brani abbastanza brevi (tranne l'ultimo, che ha una falsa dissolvenza per poi ripartire, con un tenero esito) incentrati sulla sua chitarra solista elettrica. Marcello ha una vena melodica, che fa cantare la sei corde. “Oasi”, “Titanium Sound” e “Return off” sono temi dall'approccio eroico, quello tipico del guitar hero anni '80, sempre intonato alle atmosfere agonistiche. Non a caso, il secondo di questi brani è diventato sigla ufficiale di una gara di Triathlon, per l'appunto la Titanium Challenge, che si svolge a Lucca.

Come ogni chitarrista rock che si rispetti, anche il nostro Richie Sambora olimpico ha il suo brano lento; in questo caso è “World”, dove possiamo apprezzare i palm muting, i vibrati, gli armonici, e poi il blues rock in 6/8 “Istant life”, dove, anche tra i vari momenti di slide (le scivolate sulle corde), Sanna non perde mai l'attenzione melodica.

L'ultimo brano ha un titolo che sembra un messaggio per chi ascolta: “Follow your way”. Ed è un secondo lento di chiusura, con tanto di campanellini (forse un po' troppi), ma nella seconda metà il nostro passa alla chitarra acustica, che sopra le percussioni fa sentire la delicatezza. Il disco è stato concepito in un momento di “esistenza sospesa”, da lì il titolo del disco. L'acronimo “S.E.E.” indica il verbo all'inglese “vedere”, perché è in quei momenti di staticità, che si osserva la realtà e si riesce a contemplare la totalità. O almeno, ci si prova! E in quel momento, Mars-L si è espresso così. (Gilberto Ongaro)