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JACOPO PEROSINO  "B.i.s."
   (2022 )

Io, che amo gli acronimi, le frasi palindrome, l’enigmistica, sono stato particolarmente attratto da “B.I.S.”, secondo album del cantautore astigiano Jacopo Perosino, per tentare di indovinare cosa significasse il titolo: Buon Incontro Solista? Batti Il Sound? Basta Imprevisti Sociali?

Ognuno tenti la decodifica personale ma, essenzialmente, c’è che “B.I.S.” è la seconda tappa discografica, un concedersi ancora auspicando di far cosa gradita proponendo il Bis, senza il quale l’arte si impoverisce di brutto e dà poco senso ai suoi protagonisti, ed anche un modo di scacciare la “paura” della fatidica seconda prova, quella che dovrà confermare quanto di buono si era già udito un lustro fa nel debut-album “Retrò”.

Oggi, come allora, Perosino schiera 11 pezzi ma, in questa occasione, il perno tematico ruota intorno alla paura, nelle sue molteplici variabili, e l’humus percepito è di quelli che spaziano tra coordinate di eroi riconoscibili e perfetti sconosciuti, ma tracciati da una griffe cantautorale fine ed onesta, pennellata di colori talvolta sgargianti, talaltre più tenui ma sempre meritevoli di nota.

Oscuro e lievemente spettrale è l’uscio della titletrack a spalancare i contenuti dell’opera, mentre “Il curatore” stende archetipi di jazzy-swing di gran pregio. Medesima eleganza è rilevabile anche nelle successive “Pioggia d’aprile” e “Enzo”.

Molto bravo Jacopo nel saper immergere l’ascoltatore nelle intense riflessioni genuine di “Pioggia d’aprile”, “Notte di Natale” e “Lettere da la Higuera”. Però, le sublimazioni scritturali arrivano con la sognante “Luci sudamericane” e l’insolito cha-cha-cha di “Perro de toros”.

All’ultimo giro che s’inventa il Nostro? Nientemeno che il duetto gospel passionale di “Spread the word (spargi la voce)”, dall’anima nerissima e mistica. La piattaforma di “B.I.S.” ha rivelato quanto Perosino abbia (in 5 anni) miniato bene i dettagli dell’album, esplicando in maniera netta la voglia di adottare nuove misure espressive, senza temere confronti col passato. Altro che paura: qui c’è tanto coraggio da vendere, e cambiare, di certo, non lo spaventa. Prendere esempio, prego! (Max Casali)