recensioni dischi
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JOYFULTALK  "Familiar science"
   (2022 )

“Familiar Science”, uscito per Constellation Records, è il nuovo album di Joyfultalk, il nome del progetto del compositore e produttore elettronico Jay Crocker.

Dopo aver giocato con poliritmi dal sapore trance, l’artista è tornato in compagnia di un nucleo di musicisti più ampio rispetto al passato. Per l’occasione, l’ispirazione è stata fornita dalla cosiddetta M-Base music degli anni Ottanta e dalla fase di armolodia e funk di Ornette Coleman.

“Familiar Science” è il risultato di un certosino lavoro partito dai sample di percussioni acustiche, da registrazioni d’archivio, dal suo basso e dai contributi dei percussionisti Eric Hamelin e Chris Dadge, dal sassofono contralto e dal flauto di Nicola Miller, dal contrabbasso di Kyle Cunjak e dal sax tenore di Dan Meichel: Crocker ha messo insieme questi elementi, arrivando a definire una proposta variopinta, che si staglia nella zona grigia fra elettronica, jazz d’avanguardia e psichedelia, dagli sviluppi e dagli approdi mai davvero prevedibili, ma sempre di grande qualità.

Gli otto brani scivolano fluidi e leggeri, mostrando perizia tecnica e talento compositivo non del tutto comuni: al netto dei picchi di “Take It to the Grave” e “Blissed for a Minute”, il disco è nella sua interezza un lavoro granitico, che non conosce passaggi a vuoto e che necessita di più di un ascolto per mostrare tutta la bellezza che vive fra le sue pieghe. (Piergiuseppe Lippolis)