recensioni dischi
   torna all'elenco


RYKER'S  "Ours was a noble cause"
   (2022 )

A tre anni di distanza da “The Beginning… Doesn’t Know the End”, sono tornati i Ryker’s, formazione hardcore tedesca attiva dal 1992.

Il nuovo lavoro si intitola “Ours Was a Noble Cause” e vede il grande ritorno del frontman originale Kid.D. e, contestualmente, un riavvicinamento a sonorità più vicine a quelle di “First Blood” e “Brother Against Brother”.

“Ours Was a Noble Cause” comprende dieci brani che, grazie al buonissimo lavoro del chitarrista principale Fusel, riescono ad accogliere un ampio spettro di influenze, che va dal thrash metal al punk. Il disco, che flirta costantemente con sonorità robuste ed elettriche, conosce quindi diversi momenti “estremi”: l’esempio più calzante, in tal senso, è offerto da “Mentally Unlocked”, con un passo pesantissimo e incalzante che lo rende uno dei migliori episodi del lotto, insieme ai brani d’apertura “When the Dam Has Broken” e “Bread & Circuses”, altri momenti parecchio muscolari.

In generale, si può dire che i Ryker’s si facciano preferire quando i suoni si fanno più robusti e i ritmi più veloci: con l’eccezione di “Death Divides Death Unites”, i passaggi generalmente più ragionati, al netto delle improvvise e brevi galoppate comunque spesso presenti, sono quelli che appaiono meno memorabili.

Nel complesso, rimane un buon ritorno, quello dei tedeschi: i fan di vecchia data e i fedeli del genere, infatti, faranno ben poca fatica ad apprezzare “Ours Was a Noble Cause”. (Piergiuseppe Lippolis)