recensioni dischi
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FLYING CIRCUS  "Seasons 25"
   (2022 )

È ancora largo, nei paesi nordici e in Germania, il seguito riscontrato da un genere musicale che, soprattutto nel Regno Unito e in Italia, a partire dalla fine degli anni Sessanta, per tutti i Settanta e fino ai primi eighties, ha conosciuto tempi migliori.

Tra i gruppi che continuano a tenere alta la bandiera del "progressive", in Germania come in Svezia, Norvegia e così via, ve ne sono oggi alcuni che, alla complessità e alla concettualita' della musica "progressive", mescolano l'immediatezza e l'asperità delle atmosfere del rock più duro. È il caso dei Flying Circus, che nascono in Germania nel 1990 (precisamente nella città della Renania Grevenbroich) e sono fautori di un rock fortemente influenzato da un lato, appunto, dal genere "progressive" , dall'altro dal rock e dall'hard rock.

Del gruppo sono finora usciti sei album, il primo dei quali, "Seasons", originariamente pubblicato nel 1997, viene ora riproposto registrato ex novo in occasione del 25ennale. La stessa band formata da Rüdiger Blömer (n.1960), alle tastiere e al violino, Roger Weitz (n.1951), al basso, Ande Roderigo (n. 1963), alla voce e alle percussioni, Michael Rick (n.1969) e Michael Dorp (n.1968) alla voce, tiene a precisare che "Season 25" (è la nuova formulazione del titolo) è un album del tutto nuovo perché i 12 pezzi che lo compongono suonano freschi per via dei nuovi suoni attribuibili alla nuova produzione e alla maturazione individuale dei singoli musicisti del gruppo, oltre che per la contagiosa gioia di suonare messa in campo dalla band.

Confesso di non avere ben capito i motivi di questa riedizione, dal momento che il disco originale (album, invero, del tutto dignitoso) e quello ri-registrato sembrano equivalersi qualitativamente e in altri aspetti (ciò che fa sorgere il dubbio che si tratti di una mera operazione commerciale). Agli ascoltatori l'ardua sentenza... (Giovanni Graziano Manca)