recensioni dischi
   torna all'elenco


HUMANA  "Un altro giorno"
   (2022 )

Quando il destino decide di metterci lo zampino, non c’è distanza che tenga per determinare un incontro fortuito e fortunato. Infatti, i 450 Km. che intercorrono tra Latina e Rimini sono solo un dettaglio, poiché quello avvenuto nel 2011 tra Daniele Ludicone e Lorenzo Sebastiani ha permesso di sfociare, ormai da dieci anni, nel brillante progetto degli Humana.

Con tre album all’attivo, il duo si propone di contaminare il rock con spalmate d’elettronica, creando cosi un amalgama interessante e gustoso ed ogni release incarna il rilancio di nuove sfide: cosi accadde per l’omonimo debut-album (2012), per “Karma” (2018) ed oggi con i 10 brani del nuovo “Un altro giorno”.

Sempre pronta ad aggiornare il tutto con sonorità attuali, la coppia propone un menù nel quale si avverte la gran voglia di innovare, di dare un concreto re-styling ai loro intenti progettuali ma (e qui viene il bello…), non si limitano a suonare ma desiderano, oltremodo, creare un forte connubio tra musica ed immagini, con curatissimi e sorprendenti videoclips, che accompagnano i singoli scelti: “Vedo chi sei” e “Con te”.

Non volendo togliervi la curiosità di andarli a sbirciare, in entrambi si respirano tratteggi vigorosi, semplici ed immediati, che ricordano i Subsonica più catchy, ma col merito di stemperare l’aurea dark con passaggi accattivanti.

L’iniziale “Mi arrendo” è sostenuta da un loop asettico e granulare che attecchisce nell’immediato, mentre “Dal profondo” arriva un cupo rock-wave venato da un incedere serrato. Invece, la titletrack interviene per allentare la presa oscura con un’impiantistica lineare e godibile. Quando, poi, t’imbatti in “Lontano”, emergono le reminescenze punk di Daniele di quando militava nei Losca Brigata, ed allora per placare le acque (perché ci vuole anche questo in un disco tirato e gagliardo...) ci pensa la suggestiva ballad “Destino” ed, in parte, “Un posto per me”.

Ai saluti, i nostri t’infilano la cinesineria... “Nei tuoi ricordi”, per amalgamarla dentro un narrato incalzante, senza tregua, a perdifiato. Che dire? “Un altro giorno” è un disco che funziona bene, per tecnica e produzione qualitativa, poiché Lorenzo non dimentica di mettere in atto la sua esperienza intercorsa con Dirotta su Cuba, Kelly Joyce e scambi collaborativi con vari artisti, per mettere la ciliegina su una torta sonora ghiotta e guarnita con mestiere per deliziare la razza... Humana. Il popolo ringrazia. (Max Casali)