recensioni dischi
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SALVO MIZZLE  "Ultimamente sono io"
   (2022 )

A sei anni dall’ultimo “Belzebù pensaci tu” e a tre dal singolo “Matrioska”, è tornato il cantautore pugliese Salvo Mizzle con “Ultimamente sono io”, terzo lavoro in studio, il primo prodotto da Nicola Faimali dopo due autoproduzioni.

I brani di “Ultimamente sono io” sono sette e rappresentano l’espressione più pura di un cantautorato emotivo e dall’atmosfera nostalgica, spesso capace di trasmettere un genuino senso di dolcezza. Aprono i suoni melliflui di “Maledetta primavera”, seguiti da “Ultima cena”, che arriva come uno schiaffo in pieno volto: sapore agrodolce per un testo profondamente disincantato, come altri nel corso dell’opera.

Salvo Mizzle insegue un ideale di musica semplice ed essenziale e lo fa con personalità, riuscendo a somigliare, comunque, soltanto a sé stesso: una serie di intuizioni indovinate pressoché in ogni brano, dalla timida malinconia di “La nostra vita passata” all’epicentro emozionale del disco (“Cuore di granita”, con la partecipazione di Faimali), passando per momenti descritti con enorme sensibilità ed efficacia, come “L’estate della terza media”.

A chiudere sono “Giganti”, una simil-ballad che si interroga su questioni esistenziali e non, realizzata in compagnia del cantautore campano Dileo e del polistrumentista Bruno Tommasello, e “Come quando”, con un passo più luminoso, quasi da danza leggera. Salvo Mizzle, con una semplicità disarmante, è riuscito a costruire un disco di straordinaria intensità ed eleganza, con sette brani che penetrano sottopelle per rimanerci. Bentornato. (Piergiuseppe Lippolis)