recensioni dischi
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JULIA REIDY & MORTEN JOH  "Tape shadow"
   (2022 )

Julia Reidy è un’artista tedesca che produce musica per strumenti acustici e processati, in particolare le chitarre. Morten Joh è un percussionista e produttore norvegese, già attivo con diverse formazioni.

Al tramonto di quest’estate, ha visto la luce per Futura resistenza Records “Tape Shadow”, un lavoro che vede la collaborazione dei due artisti e che propone brani in cui i due linguaggi si incontrano e si fondono, con risultati sorprendenti.

I pezzi contenuti in “Tape Shadow” sono quattro: ad aprire c’è il più lungo, “Rows”, con una serie di accordi e movimenti lenti che si susseguono, comunicando un senso di circolarità, amplificato dai riverberi e dagli echi che avvolgono l’ascoltatore con un forte potere evocativo, mentre in chiusura ("Static") ci sono le costruzioni timidamente melodiche ma piene di luce, ottenute dal dialogo fra chitarra e vibrafono che incede con un ritmo dolce.

È ipnotico, invece, il movimento di “Sync”, che lega un suono di chitarra ruvido e sintetizzatori che sembrano seguire orbite irregolari, quasi a spirale, chiudendo una prima metà con un effetto quasi psichedelico. C’è qualcosa di meramente esplorativo, infine, nel ritmo di “Endless ≠ Limitless”, penultima tappa del lavoro: col brano, si accede all’interno di uno spazio cupo, vagamente sinistro, con l’urgenza della conoscenza che porta in dote l’inquietudine generata dall’ignoto.

“Tape Waves” è un lavoro destinato alla nicchia, ma che segna l’inizio di un sodalizio artistico molto interessante: se queste sono le premesse, bisogna solo augurarsi che continui. (Piergiuseppe Lippolis)