recensioni dischi
   torna all'elenco


MICHELE FENATI  "Dall'altra parte del mare"
   (2022 )

Già noto per avere tradotto in musica con assoluta brillantezza brani popolari di grande spessore, Michele Fenati, cantautore romagnolo provvisto di una spiccata vitalità musicale, si presenta con l'introspettivo "Dall'altra parte del mare", raccolta di undici brani capaci di raccontarne la parte più recondita, emotiva ed emozionale.

Brani nuovissimi e brani ritrovati - osserva lo stesso Fenati - che sono stati affidati ad una rivisitazione in musica nella quale si fonde tutta la originalità di un uomo che vuole leggere ogni angolo del suo sentimentalismo: un mix di musica classica e musica moderna che si avvale degli splendidi arrangiamenti curati da Fabrizio Tarroni, e che vale "un nuovo modo di vedere e vivere la vita".

Il disco si apre con un omaggio, è quello che Michele rivolge ad Aurelio Casadei, l'autore di ''Romagna mia'': la profondità del suono del pianoforte scandisce che "un giorno tutto il mondo mangerà la piadina romagnola, un punto verde tra New York e la Luna". Dopo tanti concerti l'uno al fianco dell'altro, può prorompere il più sentito senso di gratitudine dell'uomo rapito dal fascino della musica dell'indimenticabile maestro. ''Amico Aurelio, che tutti chiamano Secondo, anima del Dancing Rubicone''. Ballare come è bello ballare: una finestra che contempla la bellezza di una creatura, Romagna mia, che diventa il simbolo più grande di una terra che dona genuinità attraverso la sua gente.

Dal clarinetto in do che domina questa suggestiva ballata alla ben più ritmata ''Mille volte buonanotte'', un motivo inedito che racconta di una storia d'amore "in cui ci si è dato tutto": dal sesso alla condivisione, perché poi il sentimento ha preso il sopravvento. Il gioco di amore e sesso è fatto anche di sfondi e domande che prendono, immancabilmente: ma il fuoco domani sarà ancora acceso?

Dentro ogni motivo che compone questo intenso album si avverte incisivo il pop sentimentale dallo sguardo disincantato. ''Beatrice'' è una donna e forse ancor più, sogno, passione e realtà che si scontra con la immaginazione: riferimento ad ogni passione vissuta con la più grande intensità. ''Nella fantasia'', brano che Michele Fenati ha composto assieme a Mario Balducci, salgono i duetti del sax e del violoncello, ed i due strumenti intrecciando il loro suono finiscono con il diventare essi stessi narratori del racconto di una storia d'amore finita, ma che in fondo lascia aperta l'illusione alla speranza: rimani ancora viva nella Fantasia.

Sono firma alla introspezione dell'artista ''Qualcosa che non c'è'' e ''Domani'', a nostro parere le due canzoni che, con ''Mille volte buonanotte'', fungono da caratteristiche modali: non si deve mai venire meno ai tuoi sogni, se non c'è più il sole nel cielo, c'è però un grande fuoco che rimane acceso dentro. Dovrai però capire che la strada da seguire non era quella, dovrai tagliare, rompere e gettare via i cocci per ricominciare. Una nuova vita, un nuovo amore, una nuova emozione, che profuma di progetti e sogni ancora più grandi.

Album davvero bellissimo. (Leo Cotugno)