recensioni dischi
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NO TONGUES  "Ici"
   (2022 )

I No Tongues sono un quartetto francese attivo dal 2015. All’alba di novembre, i No Tongues sono tornati col loro terzo lavoro in studio, a quattro anni da “Les Voies du Monde”, un’antologia di voci di etnomusicologi, e dall’ambizioso “Voies de l’Oyapock”, arrivato un anno più tardi a compimento di sette settimane trascorse con alcune popolazioni che vivono nella Foresta Amazzonica.

L’ultima fatica discografica dei francesi si chiama “Ici” e accenna a un cambio di registro importante nelle scelte di scrittura: se prima era quasi tutto realizzato in acustico, i “nuovi” No Tongues sono approdati a una produzione più elettrica ed elettronica, com’è già chiaro dall’opener “Kulning”.

Le dissonanze di “Chien chien”, poco dopo, producono un effetto straniante e psichedelico, anticipando la densità elettronica della successiva “Makam fantôme” e del tripudio di “Parrandada de Entroido do Canizo”, cuore pulsante e apice di un’opera imprevedibile, che non chiarisce la propria direzione e forse non ha bisogno di farlo: il pezzo è un’esplosione di world music psichedelica, infarcita di elettronica e di un gusto sperimentale davvero notevole.

Un senso di quiete è suggerito da “Fronni d’alia”, imperniata intorno alla voce, e “Coeur de la montagne”, che evoca esattamente quanto affermato nel titolo. Tornano prepotentemente percussioni tribali e acidissime, invece, in “Onze heure trente et une”, prima di una chiosa ambient affidata a “Finis terrae”.

I No Tongues confermano il proprio desiderio di viaggiare con la musica e attraverso la musica: gusto raffinato, idee ricercate e soluzioni complesse ma affascinanti sono i tre elementi chiave che stanno facendo del quartetto una piccola realtà di culto per la musica underground francese. (Piergiuseppe Lippolis)