recensioni dischi
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GIULIO ALDINUCCI  "Real"
   (2022 )

Giunto al quarto disco pubblicato con l'etichetta berlinese Karlrecords, ed all'ottavo complessivamente, il senese Giulio Aldinucci conferma di essere un artista che si esprime ad alti livelli nel campo della musica sperimentale per teatro, video e cinema, con caratteristiche ambient e notevoli venature drone.

Le sue composizioni si inseriscono in quell'ambito che, seppure di nicchia, non è precluso a nessun ascoltatore. Derivando dal minimalismo, questo genere, accanto alla ricerca di sonorità suggestive, utilizza l'elettronica ed è solitamente caratterizzato da lunghi programmi audio che presentano poche e brevi variazioni armoniche con assenza di melodie riconoscibili.

L'ascolto determina un'esperienza sensoriale e multidimensionale nell'ascoltatore che viene attratto ed avvolto levitando in dimensioni e paesaggi latenti. L'opera del nostro musicista in questo senso rappresenta una coerenza classica.

A questo riguardo le tracce più rappresentative e suggestive del disco sono posizionate ai n° 5-6-7 della scaletta, e cioè rispettivamente: "Mythological void", "Every word, in summer" e "Hyperobject A".

Apprezzabile nel suo ambito. Voto 7. (Roberto Celi)