recensioni dischi
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FRANCESCO NEGRO TRIO  "Sospese visioni"
   (2022 )

Francesco Negro è un musicista classe 1986 originario della provincia di Lecce. Con una formazione sospesa tra classica e jazz, l’artista ha fondato con Ermanno Baron e Igor Legari un trio che porta il suo nome e che da poco ha pubblicato “Sospese visioni”, un disco nel quale i due compagni di viaggio hanno suonato rispettivamente batteria e contrabbasso.

Sono diverse le influenze che percorrono il disco e appaiono riconoscibili col passare dei minuti: non soltanto jazz, dunque, ma anche tanta musica contemporanea, in particolar modo da Oltreoceano. Ci sono, poi, concetti extramusicali che trovano espressione nella produzione del trio: il suono nella forma più pura e il silenzio, accanto a un incessante indagare i rapporti esistenti con spazio e tempo rappresentano la filosofia artistica del trio.

Sono otto i brani di “Sospese visioni”, ma l’intento e lo spirito appaiono chiari già dai primi due, in netto contrasto fra di loro: “Rifugio nel tempo” incalza con un ritmo quasi frenetico, degno di una jam, ma comunque privilegiando la visione d’insieme rispetto ai meri virtuosismi, mentre la titletrack mette a nudo l’altra anima del trio, con un piano jazz mellifluo che viaggia a velocità decisamente più moderate.

Ma “Sospese visioni” è anche un disco accogliente e rassicurante, come dimostrano le aperture luminose di “Risonanze” e “Il sognatore”, festaiolo e narrativo come in “Lungo il sentiero dell’est”, sospeso e sognante in chiusura con “Ida Lupino”. “Sospese visioni” è un disco ispirato sul piano compositivo e impeccabile su quello tecnico: una solida certezza per il jazz nostrano e non solo. (Piergiuseppe Lippolis)