recensioni dischi
   torna all'elenco


RICHARD PINHAS & MERZBOW  "Coda"
   (2022 )

In Coda Richard Pinhas e Merzbow danno vita a un’avventura sperimentale inquietante e leggiadra che si dipana in due suite della durata ciascuna di oltre venti minuti. Nel loro incedere tenebroso e appassionato, i brani che formano Coda conquistano e spaventano, tenendo l’ascoltatore imprigionato in un loop di sensazioni e di sfumature indescrivibili.

Registrato tra Tokyo e Nantes tra 2019 e 2021, e uscito per la Bam Balam Records, Coda è un’ambiziosa avventura di elettronica ambient e noise fatta di sortilegi e di mistero, un viaggio straordinario che avvicina due totem del genere: da un lato il francese Richard Pinhas, auctoritas maxima per quanto concerne le sperimentazioni elettroniche più estreme e coraggiose del continente transalpino, già attivo negli Heldon, band di cui è membro fondatore, dall’altro il giapponese Merzbow aka Masami Akita, un altro talentuoso compositore e interprete di musica sperimentale e avanguardistica. Non sorprenderà, dunque, che l’unione di queste due menti abbia prodotto un progetto di grande valore.

Coda è formato da due lunghi brani, che si estendono ciascuno per oltre venti minuti, nei quali Pinhas e Akita si muovono con estrema spontaneità e riuscendo a dialogare tra loro con brillantezza e con passione. Le frustate sonore del languido e cervellotico brano che dà il titolo al lavoro si dipanano in strade polverose e impervie, dominate dal dubbio e dall’imprevedibilità, tra scariche nervose ed epifanie abbacinanti che paiono percorrere trasversalmente paradiso, purgatorio e inferno senza che al cammino sia garantita una meta o una continuità.

Le piogge di lava di “Coda” proseguono nella sua seconda parte, “PostCoda”, altro ostico enigma che pare condurre entro le pieghe più tragiche della nostra stessa psiche. Echi lontane di synth, frequenze distorte, campionamenti e ritmi spezzati si perseguitano in una caccia oscura e posta fuori dal tempo, di pressoché impossibile decifrazione, modulata dalle sagge e ostinate perturbazioni sonore che Pinhas e Merzbow creano, perfettamente complementari e con l’obiettivo di migliorarsi e “ampliarsi” vicendevolmente grazie a questa collaborazione. Coda è una missione ardua e rischiosa, cupa e provante, ma sembra impossibile non sentirsene attratti e rinunciare al richiamo. (Samuele Conficoni)