recensioni dischi
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FEEXER  "Don't bother"
   (2022 )

Sarò breve, ma non per frettolosità. È che questo album, “Don't bother” di Feexer (nome d'arte di Manuel Ciccarelli e della sua band), è estremamente coerente: descrivendo una canzone, si descrivono tutte.

Non per forza è un male. Ci sono piccoli dettagli distintivi, come “Missing” che è in 3/4, ecco, piccole cose tecniche, che però in questa sede è poco utile specificare.

Per il resto, Feexer riesce a rivitalizzare un preciso stile che era tanto in voga nei primi anni '00, quel rock alternativo americano, dove la chitarra distorta si affianca a quella acustica, su batteria acustica che sta accanto a inserti elettronici, bassi sintetici, creando un preciso sound riconoscibilissimo... e che ci mancava tanto!

Linkin' Park, Nickelback, Staind, P.O.D., Hooba... no magari gli Hoobastank lasciamoli lì... però, per il resto, era una bella sostanza musicale, in cui l'artista modenese ora riversa la sua urgenza comunicativa, in lingua inglese. La sua voce non urla né è roca, ma l'urgenza arriva lo stesso, con una musica potente ma che non ferisce, anzi riscalda.

“To let you down” è il brano più esemplificativo dell'album, ma “Don't bother to ring the bells” è decisamente il più caloroso. Forse sarà un'impressione del tutto personale, sarà che nel 2002 avevo 15 anni, ma son proprio contento di riascoltare questo disco! (Gilberto Ongaro)