recensioni dischi
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LIMITE ACQUE SICURE  "Limite Acque Sicure"
   (2022 )

Ecco, anzitutto fatevi un giro qui: http://www.musicmap.it/interviste/new.asp?id=1096.

Poi chiudete gli occhi e pigiate play… Allora? Dove siete? In Marocco, oppure avete fatto un balzo indietro negli anni e siete ad un concerto della PFM, dove però invece che i ragazzi di Mussida suonano i ragazzi di Luca Trabanelli?

La prima traccia è un sunto del lavoro musicale della band che, come avrete letto nell'intervista, nasce come cover band di molti gruppi progressive tra cui la PFM, e in Sogno d’Oriente lo si capisce benissimo... forse anche troppo.

Si prosegue con pezzi molto variati nei quali il cantato mi pare un poco scollato dalla musica, come se fosse un matrimonio non perfettamente riuscito. Però, ragazzi, come suona il disco... dal minuto 5,34 di ''Terra straniera'' all’intera ''Il respiro dell’anima'' ascolterete un’ode musicale per orecchie pregiate.

Un mix di suoni orientali e mare vi invita a far visita ad un antico specchio d’acqua che sussurra, viene e va. Si torna al puro progressive con ''Fiamme Intorno'', puro godimento, poi dal minuto 4 cambia e diventa un’altra cosa, cantata e rilassante ma… No, niente spoiler, andate ad ascoltarla.

Il live incluso è un omaggio al Banco del Mutuo Soccorso. Il disco si chiude con ''Ti salverà'', che mi ha ricordato alcuni momenti della colonna sonora di ''Hair''. Ecco, forse è questo il limite del progetto, fare a volte ricordare troppo i grandi del passato, senza definire del tutto la propria identità. Però, ragazzi, che godimento... (Marco Camozzi)