recensioni dischi
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UMBERTO PORCARO  "Take me home"
   (2022 )

Undici pezzi, lo stesso sentimento. Perché il blues è un sentimento, più che un genere. Sì, ci sono le scale pentatoniche di chitarra, l'organo hammond, le canzoni a tempo di 6/8 come “Run to my world”, ma questi aspetti tecnici rischiano di diventare degli stanchi cliché, se non vengono eseguiti con la vera intenzione blues, il suo mood.

Ed il bravo chitarrista siciliano Umberto Porcaro, nell'album “Take me home”, l'intenzione la fa sentire, assieme a Giulio Campagnolo all'hammond e a Federico Patarnello alla batteria, più Stanley Sargeant al basso e Marco Pandolfi all'armonica. Nel disco compaiono anche due super ospiti: il celebre chitarrista e cantante blues americano Lurrie Bell (suo padre era il famoso armonicista Carey Bell) ed il texano Anson Funderburgh, leader del celebre combo Anson Funderburgh and the Rockets.

Il feeling raggiunge l'apice, a mio avviso, nel brano “Rollin' down below”, con la sei corde tiratissima nel bending. Con “Mountain cheese”, il trio si concede un jazz più birichino, chiudendo l'album con l'allegria di un dessert, dopo un piatto bello intenso! (Gilberto Ongaro)