recensioni dischi
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SAM PREKOP  "The sparrow"
   (2022 )

A solo due mesi dall’ultima fatica discografica realizzata con John McEntire, è tornato Sam Prekop, producer americano, con “The Sparrow”, uscito per TAL Records. Il nuovo lavoro comprende cinque brani, realizzati completamente da solo, che rappresentano la prosecuzione di un’incessante attività di ricerca dedicata alla sintesi modulare.

I brani di “The Sparrow” sono stati prodotti con una strumentazione a dir poco essenziale: un hardware modulare realizzato dallo stesso Prekop e un sintetizzatore analogico. Ad aprire il disco c’è una lunga titletrack, nella quale l’artista gioca con sequenze spigolose e spezzate, oltre alle dissonanze prodotte dai sintetizzatori.

Dopo oltre diciassette minuti di traiettorie imprevedibili, l’esplorazione riparte da una più breve “Every Night”, che conserva una certa vocazione sperimentale, pur immergendosi in un immaginario dreamy. Se “Step and Stair” insegue e accenna soluzioni melodiche abbandonandole in fretta, quasi a dimostrare l’urgenza di esplorare per il gusto di esplorare, “Fall Is Farewell” è retta da uno schema più semplice, dove l’ambient e il dream pop si fondono con una certa qualità.

La breve “Palm” è il sigillo finale su un lavoro dove le dissonanze prevalgono sulle melodie e dove l’incedere complessivo sembra sempre in tensione fra l’onirico e la sperimentazione. Con “The Sparrow”, Prekop conferma la grande capacità di saper battere strade nuove rimanendo sempre fedele a sé stesso. (Piergiuseppe Lippolis)