recensioni dischi
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AIRPORTMAN  "Il raccolto"
   (2022 )

Il nuovo lavoro dei cuneesi Airportman "Il raccolto" è ispirato al tema riflessivo del trascorrere del tempo e le sue relative dimensioni. Il testo recitato nell'episodio "La yurta montata" è metaforico e realmente emblematico in questo senso.

Il disco contiene elementi musicali di non facile ascolto... è un flusso sonoro che suggerisce momenti meditativi e filosofici rappresentando le diverse sfaccettature della nostra dimensione esistenziale. Per comprendere maggiormente il percorso artistico dei nostri musicisti occorre considerare che si sono formati nel 2003 (loro sono Giovanni Risso e Marco Lamberti) e prolificamente hanno sfornato lavori con cadenza pressoché annuale...

Il loro progetto musicale non manca di ambizione nello sperimentare sonorità ed espressioni collocabili in ambito multisensoriale ed onirico su temi di volta in volta definiti. Oggi, raggiunta e consolidata questa identità, la cifra artistica del gruppo ha una connotazione più matura grazie anche alla collaborazione con il "vecchio amico" Stefano Giaccone al sax.

Il tutto si potrebbe definire post-rock, ma dato che si padroneggiano brani strumentali con effetti elettronici, piano trattato, pennate di chitarra, riverberi evocativi e sax in rilievo, siamo vicini all'ambient... Emerge la presenza di testi declamati, ed è da sottolineare il bizzarro coro in inglese sulla seconda parte del brano "Tony e la meraviglia".

Ostico prodotto di nicchia, che non mancherà di essere apprezzato soprattutto da chi segue gli Airportman già da tempo ed è preparato al loro messaggio musicale. Voto 7. (Roberto Celi)