recensioni dischi
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KRELL  "Deserts"
   (2023 )

Krell è un progetto nato dalla mente di Luca Bonzagni, già fondatore e voce dei Crying Steel, e di Francesco Di Nicola, che ha militato nei Danger Zone, negli Anims e negli stessi Crying Steel quando, però, il collega non ne era più parte.

Paolo Caridi si è unito, completando una formazione il cui obiettivo dichiarato era ed è quello di esprimere l’hard & heavy nella maniera più attuale possibile, e su queste premesse ha visto la luce “Deserts”, il primo album ufficiale firmato Krell, pubblicato alla fine del 2022.

Con dieci brani condensati in quaranta minuti, il disco è retto da una sezione ritmica robusta e muscolare, culla perfetta per il timbro di Luca Bonzagni che, una volta di più, sembra essere fatto per cantare esattamente questo.

L’apertura è affidata alla titletrack (“Desert” al singolare, per la verità), un midtempo solido e compatto, e col passare dei minuti la sensazione è che sia meno ostinata la ricerca della melodia, a vantaggio di soluzioni dal gusto più raffinato, ottenute anche grazie alla scelta di utilizzare soltanto una chitarra.

“In the Cold” presenta una delle strutture più interessanti fra i dieci brani, ma non mancano anche eleganti divagazioni blues metal (“Love’s a Flame”) prima di una chiusura dal gusto più rock and roll (“The Mantis”).

È un bel debutto, quello dei Krell: i disegni metal conservano sempre una certa originalità e l’obiettivo può, complessivamente, dirsi raggiunto. (Piergiuseppe Lippolis)