recensioni dischi
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FATSO JETSON  "Live at Maximum Festival"
   (2023 )

Già me le immagino le tante anime scosse che, dieci anni fa, rimasero rapiti dalla forza d’urto dei Fatso Jetson, in un live memorabile a Zero Branco (Treviso), e che poi non riuscirono a reperire il vinile che testimoniò quella magica serata all’Altroquando, i cui proprietari del locale staranno ancora asciugando le pareti grondanti di sudore.

A placare la “frustrazione” di chi non è tra i fortunati possessori del disco, ci pensa la Go Down Records, restituendo quella gioia tramite il rilascio della versione CD: e non voglio sentire flebili dichiarazioni del tipo “beh… meglio che niente…”, perché riascoltare quella raffica di energia a portata di mano significa assicurarsi (all’occorrenza) un antidepressivo micidiale ed efficace. Vi pare poco? Non credo proprio!

Tuttavia conta, in primis, rendere omaggio al combo fondato dai cugini Mario e Larry Lalli, che non ha abbastanza “monetizzato”, in termini di riconoscimenti, gli ampi meriti che gli spettano per aver acceso le prime micce del movimento stoner e del desert–rock (anche con gli Yawning Man).

Questo è un live che testimonia lo stato di grazia del quintetto californiano che, fin dal 1994, ha forgiato esperienza da vendere e una tenuta coriacea che ha sfidato l’usura del tempo, riuscendo a plasmare una formula eclettica tra rock, bluesy, desert e punk. In attesa che diano il seguito a “Idle Hands” del 2016, assaporiamo e degustiamo il magnifico “otto” volante di “Live at Maximum Festival”, che scuoterà anche pigri e mollaccioni incollati sul divano: alzeranno i glutei appiattiti con i bossoli esplosivi di “Orgy Porgy”, “Nightmares are essential”, “Salt Chunk Mary”, che mirano il bersaglio con strali punk, con le guitars secche ed acidule che rimandano ai poderosi Dead Kennedys di Jello Biafra o alla rabbia ieratica dei Fear di mister Lee Ving.

Decisamente, l’impatto sonoro è un vulcano sudareccio senza sosta, nel quale cola “Magma-encore” efferato e paranoico. Pensate che, prima o poi, arrivi la scontata ballad per riprendere fiato? Ma neanche per sogno! Anche la meno feroce “Bored Stiff” viaggia, comunque, col motore surriscaldato a pieni giri, che brucia ardentemente con la spietata “Fresh Trap Blues”.

Accaparrarsi questo Cd è un atto doveroso, se ambite a conservare nello scaffale di casa uno dei più incendiari concerti mai “registrati” in Italia: e, anche quando gli assenti del 2013 lo ascolteranno, è come se fossero stati lì, tanta è l’empatia trasmessa a pelle in termini di energia esplosiva dai Fatso Jetson. Una vera forza della natura. (Max Casali)