recensioni dischi
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BOOMHAUER  "Me think ok!"
   (2007 )

Sta a vedere che il futuro viene dalla Finlandia... Quando ho saputo della strana join venture intrapresa dalla nostra Tube Records, che si è assicurata i diritti per lo Stivale dell'etichetta finlandese Stupido Records (un nome italiano, anzi un'offesa in italiano in Finlandia?...), ho pensato: va bene, perché no? Ammetto, però, che l'approccio a questo disco non sia stato esattamente da non dormirci la notte. Certo, dal nord Europa arrivano spesso buoni gruppi, però, dai, più di tanto no, è vero? Il massimo che si può dire, di solito, è: ma guarda, sono bravi QUASI quanto un gruppo inglese, o americano. E, solitamente, è già un complimento. Bene, cancellate tutto. Questo, per me, è il disco dell'inizio 2007. Splendido, e sorprendente. Peccato che sia un disco del 2005, che arriva solo ora da noi. I Boomhauer fanno rock, lo fanno bene e lo fanno vario. Racchiudono, nella propria proposta, stili e note solitamente provenienti da gruppi diversi, mantenendo però un loro stile ben preciso. E difficilmente etichettabile, o affiancabile o qualsivoglia altro ensemble in giro per il mondo. Decidono (...l'avranno poi deciso o sarà capitato?...) di riempire quest'album con un sacco di brani corti, ma compiuti: "Good hunch" (2.02), "John" (1.39), "Won't you do your thing" (1.35)... salvo poi accorgersi (noi, e forse anche loro) che le due perle assolute del disco ("Come closer" e "This town means well") sono, in effetti, gli unici brani dell'album di durata 'normale' (rispettivamente 4.07 e 3.43). Un controsenso? Solo in apparenza. In realtà, è solo la dimostrazione di quanto si diceva prima: i Boomhauer sono tutti e nessuno, sono tutti i generi insieme e, contemporaneamente, un qualcosa che non avete mai ascoltato. Basta così? No, un'ultima curiosità: i 17 brani sono ben suonati. Dovrebbe essere la normalità, purtroppo non lo è più. (Andrea Rossi)