recensioni dischi
   torna all'elenco


LEON SETI  "Grimoire"
   (2023 )

Ci sono dischi che nascono in vari luoghi, ad esempio l’asse Roma - Londra ha partorito “Grimoire”, il secondo album di Leon Seti, progetto solista di Leo Baldi, musicista e cantante nato ad Arezzo.

Parliamo di una autoproduzione di livello che vede il sodalizio artistico di Leon Seti e Pancratio a dimostrare che, a volte, due teste ben assemblate possono partorire lavori molto interessanti.

''Grimoire'' è un album di 10 canzoni di pop elettronico interamente cantato in inglese, e rispetto a tanti lavori ascoltati negli ultimi anni, nei significati, nei testi e nel concept questo inciso presenta qualcosa d’inedito che lo rende molto interessante.

Ci s’immerge in un mondo fantastico, popolato da fate, folletti, spiriti ispirati al folklore britannico, con i suoi meandri oscuri dove l’artista si sofferma affrontando i demoni della solitudine, della speranza e della sofferenza.

Sintetizzatori ritmici e melodici fanno da apripista alla voce di Leon, dolce, intima e delicata. S’incastra perfettamente tra le pareti sonore mentre quest’ultime dipingono foreste incantate e sentieri oscuri dove il canto si erge libero nell’aria catturando attorno a sé, gli abitanti dei luoghi cantati in questo viaggio.

Il tutto, si traduce in un’allegoria del mondo moderno, una visione differente, fiabesca appunto, che offre spunti musicali, vocali e scritti davvero molto belli e originali. Il fatto che sia un’autoproduzione non fa altro che aggiungere valore a quest’opera, che mi ha stupito per la sua bellezza ed esecuzione, un fascino a cui è impossibile restare indifferente. (Silvio Mauro)