recensioni dischi
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MAITA  "Loneliness"
   (2023 )

Maria Maita-Keppeler, in arte solo Maita, è una cantautrice Giappo-Americana che arriva a noi direttamente dagli States e ci presenta la sua ultima fatica: ''Loneliness'', solitudine.

Fin dai primi accordi capiamo subito il mood delle 10 tracce, una profonda riflessione personale, su quanto possa pesare essere autori liberi, con i pericoli d’incappare in lunghi periodi di blocchi creativi e parcheggiare la propria carriera, con il mondo che va avanti e tu devi tenere il passo per stargli dietro, ma anche momenti in cui ci si mette a nudo, affrontando le zone buie del proprio essere.

Troviamo brani già editi della cantautrice arrangiati in acustico nell’album, e tengo a precisare che la sua vena musicale appartiene al rock e al punk, come dimostrano i suoi lavori precedenti tra cui una cover di rilievo di ''Dumb'' dei Nirvana. La cantautrice dichiara che sentiva il bisogno di creare un album più intimo per avvicinarsi al senso più vero della composizione dei suoi brani, perché come potete immaginare, tra l’idea iniziale e la sua fine, passano centinaia di processi lavorativi che spesso trasformano completamente un’idea nata da una chitarra o da un pianoforte.

Ascoltando ''Loneliness'' si comprende la scelta della cantautrice a riguardo di questo nuovo vestito acustico, e si riscopre un’artista incredibilmente sensibile e poliedrica, che ci regala delle canzoni molto intense e comunicative attraverso una voce soave, a completo servizio di melodie incastrate perfettamente nel concept che è ''Loneliness''.

Artista di livello internazionale in continua crescita, e sono sicuro che sentiremo parlare ancora di lei. (Silvio Mauro)