recensioni dischi
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MATTERHORN WELL  "Sketches for Francis"
   (2023 )

Un altro punto di incontro, tra le arti visive e la musica. Questa sinestesia nasce tra l'artista visivo Francis Vanhee e i Matterhorn Well, duo composto da Imre De Cauter al violoncello e Matthias Dewilde al Fender Rhodes. Assistendo alla mostra di Vanhee, con le sue immagini “mutilate”, i Matterhorn Well hanno tradotto in suoni i colori e le forme di Vanhee. Il risultato è un'esperienza sonora trascendentale.

Se le corde del violoncello sono abbastanza riconoscibili, nel loro emettere suoni dilatati, il Fender Rhodes si maschera di più, immerso nell'elettronica e negli effetti, se non a tre quarti della seconda traccia, “Sketch II”. Sì perché, l'album che è uscito da quest'improvvisazione ispirata dall'arte, si chiama “Sketches for Francis”, e si tratta di quattro sessioni, di durata dagli 8 ai 15 minuti ciascuna, e richiede il suo tempo di ascolto concentrato. Ogni proposta che costringe a prestare attenzione è sempre ben accetta.

Nel terzo movimento, tra gli effetti si attiva anche la distorsione, e il paesaggio sonoro che finora è stato morbido e rotondo, si fa più ruvido, per poi ascoltare tintinnii con eco. Nel complesso, “Sketches for Francis” è un flusso etereo di suoni, che genera un ambiente ampio, dove nuotare nell'aria. (Gilberto Ongaro)