recensioni dischi
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YUGEN  "Tears and light"
   (2023 )

Gli Yugen sono un trio salentino nato dalla mente di Katya Fiorentino (pianoforte), Stefano Compagnone (basso) e Maurizio De Tommasi (batteria). La storia della band è iniziata nel 2020 ed è giunta al primo momento di svolta da poco, con la pubblicazione di “Tears and Light”, comprendente otto brani originali che appaiono già in grado di elaborare un linguaggio che riesce a essere allo stesso tempo semplice e personale, anche grazie a una ricerca costante, che passa per momenti di improvvisazione e totale libertà.

I pezzi di “Tears and Light” traggono spesso ispirazione da schemi appartenenti al jazz progressivo e sono pensati, spesso, per non avere una fine. “Loose Words” è la prima tappa del viaggio: tra il meditativo e l’ipnotico, pause e ripartenze indovinate, il disco inizia decisamente bene, trovando in “Sheets from Afar” una parentesi riflessiva piuttosto raffinata, mentre la titletrack gioca coi sentimenti ed è impreziosita da una chitarra in grado di disegnare traiettorie spaziali e acidule.

“If You Want” è guidato dalla tromba, prima di “Interludio/Picture #1”, un percorso caleidoscopico e lungo oltre otto minuti, che suddivide idealmente il disco in due metà. Ci sono più tracce di luce in “Your Floor, My Ceiling, Its Floor” e nelle aperture da colonna sonora di “Wood”, prima di uno scioglimento dolce, intriso di sottili venature nostalgiche (“After the Wait”).

Gli Yugen partono in grande stile, con una proposta che sa già rivelarsi definita e autentica. I salentini sembrano attesi da un bel futuro. (Piergiuseppe Lippolis)