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''La sincerità non è solo nelle emozioni, ma anche nello sguardo che scegli di avere sul mondo e su sé stessi...''

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04/06/2025   BUCOSSI
  ''La sincerità non è solo nelle emozioni, ma anche nello sguardo che scegli di avere sul mondo e su sé stessi...''

"Perdenti" è il nuovo singolo del cantautore romano Daniele Bucossi, che dedica alla categoria un brano movimentato e che certo non si piange addosso. Siamo tutti perdenti, da certi punti di vista, e Bucossi non manca di ricordarcelo, con energia e un pizzico di ironia. Lo abbiamo intervistato.

Nel singolo “Perdenti” si percepisce una volontà di osservare la realtà da un’angolazione più consapevole. È cambiato il tuo modo di scrivere rispetto al passato? ''Prima scrivevo molto di pancia, lasciando fluire tutto, quasi in automatico. Oggi mi prendo il tempo per guardare le cose con più lucidità, anche quando fanno male. “Perdenti” nasce proprio da questo: un’osservazione più spietata, ma anche più onesta. Ho imparato che la sincerità non è solo nelle emozioni, ma anche nello sguardo che scegli di avere sul mondo e su sé stessi''.

Cosa ti affascina nel mettere insieme sonorità leggere e parole che invece portano un peso, anche emotivo? ''Mi affascina la tensione che si crea. Quando la musica ti scuote e il testo ti punge, si apre uno spazio in cui puoi riflettere senza difese. È come ridere in mezzo a una crisi: a volte è l’unico modo per attraversarla''.

“Perdenti” è un termine che appartiene a tanti contesti, anche sociali. Quanto c’è di personale e quanto di collettivo in questo pezzo? ''È un mix. C’è sicuramente qualcosa di molto mio, ma ho cercato di farlo diventare anche un canto corale. Il “perdente” non è solo il singolo che non primeggia, è anche chi viene schiacciato da un sistema che ti chiede di essere sempre performante. Ho voluto raccontare una condizione che tocca tanti, anche se ognuno la vive a modo suo''.

Con chi hai condiviso per primo il brano una volta finito? Hai avuto bisogno di un confronto o sei andato dritto alla pubblicazione? ''L’ho fatto ascoltare subito a poche persone di cui mi fido ciecamente, quelle che mi conoscono artisticamente ma anche umanamente. Avevo bisogno di capire se quello che sentivo arrivava anche a loro, senza spiegazioni. Ma prima di tutto, doveva emozionare me''.

Nel brano c’è anche la chitarra elettrica di Daniel Bologna. Che ruolo ha avuto nel dare un colore specifico alla canzone? ''Daniel ha portato un’energia ruvida ma controllata, una chitarra che non è solo accompagnamento ma vera voce dentro il pezzo. Il suo tocco ha dato tridimensionalità al brano, creando un equilibrio tra slancio e malinconia. La sua presenza è stata fondamentale per “sporcare” la canzone nel modo giusto''.

Hai già in mente come sarà il resto del disco, o stai lasciando che sia questo brano a tracciare la strada? ''Ho delle idee, ma non una mappa precisa. “Perdenti” è una specie di apertura, uno spartiacque. Da qui in poi voglio accettare anche la possibilità di cambiare rotta in corsa. Quello che so è che continuerò a scrivere partendo da ciò che mi scava dentro con meno filtri, più urgenza, e magari con la stessa voglia di giocare sui contrasti''.