ARMANDA DESIDERY  "Incanti e disincanti"
   (2025 )

Dopo le prime misure del primo brano dal titolo “Savana”, si comprende subito che questo terzo album dell’artista napoletana Armanda Desidery riserverà piacevoli sorprese.

Il ritmo caraibico è travolgente e la parte del pianoforte custodisce echi di altri grandi pianisti come Michel Camilo, Gonzalo Rubalcaba, Chucho Valdez ed Alfredo Rodriguez.

“Come il sole al tramonto”, “Latin Reunion” e “That’s my answer” presentano anch’essi un ritmo caraibico ben delineato anche dalla presenza del tipico suono del campanaccio. In questi tre brani risaltano i soli del basso elettrico, della tromba, del trombone, del sax e del pianoforte sapientemente costruiti.

Con il brano “Loredana’s tango” vi è un netto cambio di atmosfera. La presenza degli archi (unica in tutto l’album) trasporta l’ascoltatore in una dimensione più rarefatta ed a tratti onirica, quasi nostalgica. Immagino questo brano come colonna sonora di un film ambientato in Argentina e che racconta la storia d’amore tormentata di due ragazzi che vivono in condizioni economiche non proprio agevoli.

Il brano “Always us” fin dalle prime note ti costringe ad alzarti e a ballare grazie al suo ritmo funk che lo rende unico in tutto l’album. La presenza dell’organo elettrico conferisce al sound un colore dai toni molto caldi e avvolgenti.

“Sunrise” è un 5/4 sorprendente e magico. Con la sua improvvisazione Armanda riesce a creare un quadro meraviglioso, dipingendolo con i pennelli del suo spirito che smuove l’anima di chi ascolta verso un respiro più profondo e appagante. L’alto livello di interplay con il sassofono rende questo brano ancora più suggestivo.

Risalta fortemente nel brano “Qualcosa in più” la presenza della chitarra, che lo caratterizza con la sua originale improvvisazione ricca di un fraseggio molto virtuosistico, mentre “Nonostante tutto” si differenzia da tutti gli altri episodi per la presenza di un funambolico vibrafono.

Il brano “Five minutes”, con un ritmo di rumba seducente, chiude un album eccezionale.

Armanda Desidery è un’artista nella sua piena maturità compositiva, che utilizza lo spazio improvvisativo per ricamare frasi melodiche delicate, raffinate, ma estremamente pertinenti ed incisive. Frasi penetranti ed accattivanti, come solo un’artista che riesce ad esprimere la sua natura più profonda può fare.

Il finale di questo ultimo brano teletrasporta in luoghi ben precisi, dove la musica è vissuta con gioia e leggerezza, ma fatta con maestria unita a spontaneità.

E come il titolo di una commedia di Eduardo De Filippo, il quale passò anch’egli dagli studi dell’Auditorium Novecento di Napoli dove è stato inciso questo album, potremmo dire: “Gli esami non finiscono mai”. Bene, in questo caso Armanda Desidery ha superato egregiamente l’esame del suo terzo album, a pieni voti e con lode. (Lorenzo Tarantino)