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03/12/2024
15/12/2020 MAX CASALI
Il nostro ottimo ''recensore-cantautore'' torna con un nuovo singolo: ''ContenuDi''
“ContenuDi” è il nuovo singolo di Max Casali, nostro apprezzatissimo recensore e cantautore romano (ma ormai di stanza a Reggio Emilia) che anticipa l’uscita del terzo album, previsto per gennaio 2021, dopo “Per certi versi” (2011) e “Secondo a…nessuno!” (2016). Il brano annovera il feat. del noto producer, music-maker e polistrumentista Valerio Carboni (già a lavoro con Nek, Marco Masini, Eugenio Finardi, Stadio, Valeria Amoroso e Lorenzo Fragola) il quale canta nel “bridge” del pezzo. Due voci, unite nell’amicizia, per denunciare la mancanza di spessore che soffre la cultura di oggi, spesso spogliata di qualità e caratterizzata, appunto, da “contenuDi”: un monito(r) verso coloro che la volgarizzano, senza curare un’espressione artistica più ricercata, nella quale la tendenza alla leggerezza ed al pragmatismo prevale, spesso, sulla “fatica” dell’impegno.
Scritta da Max Casali, registrata presso il “Safe & Sound Studio” di Montecavolo (RE) ed arrangiata da Valerio Carboni, “ContenuDi” vede pure la partecipazione della virtuosa violinista Azzurra.
Pubblicato dalla 0371 Music Press, in copertina mostra l’effige di un artista che vede sfumare doppiamente la faccia, nei confronti di sé stesso e degli altri. Cosi lo descrive l’artista: ''“ContenuDi” nasce dalla forte esigenza di mettere in risalto la decadenza dell’arte in generale, avvelenata dall’impossibilità di essere sostenuta da un pubblico che ha smarrito la voglia di ricercare la qualità che dura nel tempo, e che si accontenta solo di ciò che gli viene propinato dall’interesse dei media. In questo contesto resta complicato sostare, meditare, ascoltare o scoprire l’essenza dell’arte con l’orologio che gira all’impazzata, inghiottiti dalla frenesia dei tempi odierni. Allora chiediamoci perché i giganti del passato come, ad esempio, Beethoven, Manzoni, De Andre’, Dante, Battisti han fatto e continuano a far la storia con il loro patrimonio artistico, rinnovato di generazione in generazione. Proviamo, quindi, a ritrovare il filtro analitico per non essere più soggetti passivi ma protagonisti assoluti di scelte ragionate di qualità per sostenere potenziali artefici di un’arte che duri nel tempo''.