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19/10/2021   SORPRESA... LIBRARIA
  E' uscito in tutte le librerie ''Il Salvatore'', il romanzo d'esordio del nostro direttore Andrea Rossi

Quanto della vostra vita sareste disposti a sacrificare se vi fosse trasmesso un dono, capace di guarire persone con handicaps importanti? Il quesito non è di facile risposta, e questo è uno dei temi sui quali si snoda il plot di “Il Salvatore”, capitolo librario del nostro capo-redattore Andrea Rossi: giornalista, musicista, appassionato di basket (il quale non rinuncia ad inserire citazioni cestistiche tra le righe del racconto).

Ebbene, i protagonisti dell’opera (racchiusa in 247 pagine) sono Ed ed Ann, una coppia statunitense tranquilla, di ceto medio, non propriamente passionale nell’intimità ma abbastanza in sintonia, finché non incombe nelle loro vite la nascita del figlio David, che costituirà un’inaspettata quanto mai complicata “rivoluzione” nel trantran coniugale, poiché scopriranno ben presto che il nuovo arrivato è affetto da “distrofia muscolare congenita di Ullrich”. In due parole: una calamità (tra capo e collo!).

Sconfortata ma non rassegnata, la coppia comincia la via crucis di visite, diagnosi, esami, mantenendo (comunque) quel filo sottile d’ironia al momento opportuno per non tracollare del tutto. Ma, in un dozzinale giorno di spesa, in un centro commerciale, avviene l’imponderabile. Mentre suo marito Ed si defila per dare un’occhiatina intorno, Ann vede un uomo che, d’improvviso, s’avvicina a David e gli stringe forte la mano fino al limite del dolore. Si tratta di un’aggressione gratuita di un pazzo?

Forse sì, forse no, ma sta di fatto che, il giorno dopo, David comincia a ritrovare motilità nelle gambe fino ad abbandonare la carrozzina e riprendere, cosi, la sua vita normale. Ann, sconvolta e, al contempo, desiderosa di conoscere e ringraziare quell’uomo misterioso, comincia la spola aerea lungo gli States per confrontarsi con altri genitori che vivono situazioni simili, dopo che Ann ha raccontato la sua esperienza in un seguito programma Tv e dopo verrà sommersa di lettere ricevute a casa.

Le domande che si fa su quell’uomo sono tante, a cominciare dal perché sparisce ogni volta che guarisce (lui preferirà dire “risanare”…) qualcuno, fino al chiedersi come potrà mai avere una sua vita privata se, in ogni occasione, cambia città, casa, lavoro, abitudini.

Per rintracciarlo, Ann chiede aiuto ad una (bellissima) ex poliziotta, Alison, con la quale nasce sùbito più di un’amicizia confidenziale, e qui si concentra uno dei colpi di scena che (naturalmente!) non sveleremo e che avvincerà il lettore fino all’ultima pagina.

Ma, tra le mire recondite di Ann c’è molto, molto di più, se rintraccerà (?) quell’uomo, tramite Alison: ossia, chiedergli se sarà possibile passargli il suo dono “magico”. Ma, in che modo? Ci riuscirà?

Trama srotolata con dovizia di dettagli (talvolta anche troppi….), Andrea Rossi concentra in quella stretta di mano possente tutto l’anelito di un gesto emblematico da recuperare presto, che ci manca da un biennio, inibito dal pericolo pandemico e, con tutto l’inchiostro possibile, lo evidenzia come atto centrale della vicenda, accompagnando il lettore in un racconto di speranza, altruistico, “sacrificale” verso il prossimo, nel quale tra sorprese, risvolti clamorosi, improvvisi cambi temporali, decisioni tormentate, gelosie saffiche e molto altro, fanno de “Il Salvatore” un libro fruibile per tutti ma anche capace di raccontarci che della sofferenza umana ce ne ricordiamo solo nel momento nel quale ci tocca da vicino, con i cosiddetti “invisibili” ora non più considerati tali, e che solo aiutando gli altri potremo sentirci fieri di onorare il dono esistenziale. (Max Casali)