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14/11/2025
14/11/2025 PIPPO POLLINA
Il brano ''La notte dei cristalli'' anticipa il nuovo album ''Fra guerra e pace'', in uscita il 5 dicembre
Da oggi, venerdì 14 novembre, alle ore 19.00, è disponibile il video ufficiale di “LA NOTTE DEI CRISTALLI” (YouTube), il nuovo brano del cantautore internazionale PIPPO POLLINA con la partecipazione di FABER (Julian Pollina) e MADLAINA POLLINA.
Il brano anticipa il nuovo album “FRA GUERRA E PACE” (Jazzhaus Records / STORIEDINOTE), in uscita il 5 dicembre. Il disco di Pippo Pollina si presenta come una dichiarazione politica, un monito poetico e un barlume di speranza in tempi turbolenti. Con una scrittura intensa e una musica ricca e diversificata, l’artista avvicina il pubblico alle storie e ai protagonisti dietro i titoli dei giornali, tra dolore, amore e speranza. L’album è disponibile in pre-order al seguente link: storiedinote.com.
“La notte dei cristalli” è dedicato a una delle pagine più buie della storia europea recente, la Kristallnacht (la notte dei cristalli), avvenuta nel novembre del 1938 quando in Germania furono distrutte sinagoghe, esercizi commerciali e abitazioni appartenenti a cittadini ebrei. Un evento che segnò l’inizio della persecuzione sistematica che avrebbe portato alla tragedia della Shoah e al genocidio di 6 milioni di persone.
Pippo Pollina trasforma la memoria storica in musica e testimonianza civile insieme ai figli Madlaina e Faber, entrambi artisti affermati nell’area di lingua tedesca. La presenza delle nuove generazioni rende il brano un atto di responsabilità condivisa, un passaggio di memoria e di consapevolezza per ricordare il passato e vigilare sul presente.
Il video, prodotto da Filmgerberei e diretto da Christina Pollina Roos, è girato presso il Kaufleuten Club di Zurigo in un’atmosfera intima e raccolta. La sala vuota, le luci basse e il ritmo lento del brano avvolgono la scena, mentre i tre cantautori in piedi uno accanto all’altro cantano a turno trasformando lo spazio in un luogo di memoria e riflessione.
«Interpretata insieme a Madlaina Pollina e a Julian Pollina (Faber), i miei figli, la canzone assume una particolare importanza – racconta Pippo Pollina – loro sono artisti di buona fama in terra di madrelingua tedesca e il loro “statement” insieme a me rappresenta qualcosa di significativo in un momento di grave crisi internazionale. Questo tempo sbandato in cui il governo di Israele ha assunto una politica gravemente aggressiva nei confronti del popolo palestinese, dimenticando, paradossalmente, ciò che gli ebrei avevano subito appena ottanta anni fa».
Pippo Pollina è un cantautore siciliano nonché una delle voci più originali e riconosciute della canzone d’autore italiana in Europa. Fin da giovanissimo manifesta un forte interesse per il canto e nel 1979 inizia gli studi di chitarra classica e teoria musicale. Esordisce con Agricantus, gruppo di ricerca popolare legato alle tradizioni dell’America Latina e del Sud Italia. Parallelamente collabora con il mensile antimafia I Siciliani, diretto da Giuseppe Fava, giornalista e scrittore assassinato dalla mafia nel 1984. In quel clima di repressione e mancanza di prospettive, alla fine del 1985 lascia l’Italia e parte per un viaggio senza meta attraverso l’Europa. Per mesi vive suonando ovunque sia possibile raccontare storie e raccoglierne altre, attraversando quasi tutti i Paesi europei, dall’Ungheria alla DDR, dalla Francia all’Inghilterra, dall’Austria alla Svizzera, fino alla Scandinavia. Durante un’esibizione a Lucerna viene notato dal cantautore svizzero Linard Bardill, che lo invita a partecipare a un progetto discografico e concertistico in lingua romancia.
Il tour, con circa 60 date, tocca Svizzera, Belgio e Germania e nel 1988 viene pubblicato l’album “I nu passaran”. L’anno successivo Pollina firma il suo primo album solista. Da quel momento costruisce una carriera internazionale unica composta da 24 album, più di 4.000 concerti e un pubblico particolarmente numeroso nell’area di lingua tedesca. Collabora con artisti di grande prestigio come Konstantin Wecker, Georges Moustaki, Franco Battiato, Nada, Inti-Illimani, oltre a progetti speciali come “Leo”, dedicato a Léo Ferré e realizzato con il sassofonista americano Charlie Mariano e il gruppo berlinese d’avanguardia L’Art du Passage. Il suo percorso lo porta fino ai grandi teatri europei e alle arene più importanti tra cui l’Arena di Verona e l’Hallenstadion di Zurigo con oltre 8.000 spettatori. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Lunezia, il Premio della Critica del MEI, il prestigioso Kleinkunstpreis svizzero, il Premio Musica e Cultura in memoria di Peppino Impastato e il Premio Pino Puglisi a Palermo.