recensioni concerti

AFTERHOURS "Live Thunderoad Codevilla Pavia 8-12-2006"
(2006)

“Chissà come sarà il nuovo bassista degli After?”. Questa è la domanda che tormenta la mia mente per tutta la serata. Finalmente! Ho la risposta: bravissimo. Integratosi alla perfezione nelle atmosfere malinconiche ed oscuramente ironiche di Agnelli & Co. Balla, si scatena… è bello vedere un musicista divertirsi, a volte ruba addirittura la scena al cantante, speriamo non lo caccino. A parte gli scherzi, il concerto parte sottotono, non trascina come dovrebbe. Le prime canzoni sono un po’ più veloci del solito, non sono "chiare" come dovrebbero. È come guardare una immagine attraverso il fondo di una bottiglia. S'intuisce però che qualcosa sta per avvenire, ed ecco “Lasciami leccare l’adrenalina”, la quale istiga il boato del pubblico, stra-meritato. Il Rock è arrivato nel pavese… Innesti di sassofono, piano e chitarre (Giorgio è fantastico!), dove la voce di Manuel va ad incastonarsi, cantando le gesta della rabbia e della disillusione in primis. Brani migliori: “L’inutilità della puntualità”, “Quello che non c’è”. Il finale è assolutamente originale: “Satellite of Love” di Lou Reed, la quale accompagna l’uscita della band dal palco. Concludo con una frase sentita nel 2005 durante una precedente esibizione del gruppo presso Villa Arconati di Bollate (MI): Sei tu l’unico Agnelli d’Italia! (Matteo Preabianca)