interviste

09/12/2022 FILIPPO FERRANTE
''Grazie alla pandemia si è ritornati a vivere il momento della produzione musicale come un tempo...''

Come nasce il tuo progetto musicale? ''Nasce dalla passione per la musica. In prima battuta vivevo queste emozioni e questi sogni all’interno di una band, poi ho intrapreso una strada da solista''.

Di cosa parla “Orsetti blu”? ''''Orsetti blu'' nasce dopo aver fatto un sogno un pò fantasioso. Da lì ho buttato giù una prima bozza del testo che richiamava tratti delle immagini del sogno stesso. Contemporaneamente ho iniziato a musicarla partendo dalle strofe. Poi l’ho revisionato un pò di volte soprattutto per i ritornelli ed infine l’ho chiusa con uno special finale che è venuto davvero di getto e che è la parte che più emoziona quando la riascolto''.

Cos’è cambiato nella musica dopo la pandemia? ''Non lo so. Forse qualcosa può essere cambiato nel modo di produrre che è diventato ancora più rapido e vede sempre meno “contatti” (intesi nella presenza fisica dell’artista che va in studio e passa giorni o mesi per fare un disco). Nello stesso tempo potrebbe essere anche il contrario: e cioè che grazie alla pandemia si è ritornati a vivere il momento della produzione musicale come un tempo. Bisognerebbe fare un’indagine. Per quanto mi riguarda sono in una sorta di via di mezzo''.

Ti vedremo in concerto da qualche parte prossimamente? ''Probabilmente l’anno prossimo dopo l’uscita del disco''.

Ci sono degli artisti ai quali ti ispiri per il tuo progetto musicale? ''Non ho riferimenti precisi. Spesso mi capita che qualcuno mi faccia notare delle tendenze armoniche o in qualche parte del brano che possono avvicinarsi a qualche band o cantautore spesso anche non italiano. Ma io non ci avevo minimamente pensato e ci faccio caso solo quando mi viene fatto notare''.