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10/01/2023   BLACK OUT BAND
  ''Un viaggio attraverso le nostre emozioni, le nostre domande, la nostra rabbia...''

Fuori da giovedì 24 novembre 2022 ''One More'', il nuovo EP della Black Out Band, registrato e prodotto da Christopher Bacco di Studio 2. A distanza di tre anni dall'ultimo disco e dopo un'attenta ricerca musicale, la band ci regala una raccolta di quattro tracce provenienti da universi sonori diversi ma strettamente interconnessi.

Avete voglia di raccontarci un po’ chi siete? ''Ciao a tutt*! Siamo la Black Out Band, ci siamo formati nel 2015 come cover band Blues per poi, nel corso degli anni, cominciare a scrivere pezzi inediti, cosa che ci ha portato a registrare prima “Cosa Rimane”, il nostro EP di debutto nel 2019, seguito nel 2020 dal singolo “Nobody Can Hear You” fino ad arrivare agli scorsi mesi quando abbiamo rilasciato il nostro ultimo lavoro “One More”''.

Come è nata l’ispirazione per l’EP “One More” e come si distingue dal vostro primo disco “Cosa Rimane”? ''"One More" nasce dall'esigenza di voltare pagina dopo "Cosa Rimane". In questo EP abbiamo deciso di far convergere tutte le nostre influenze, dai Pink Floyd ai Black Keys, in quattro brani molto diversi tra loro che insieme costituiscono un viaggio per noi molto profondo attraverso le nostre emozioni, le nostre domande, la nostra rabbia. Non dimentichiamo che i brani sono stati scritti prevalentemente durante la pandemia: i testi contengono tutto quel senso di spaesamento, rabbia, senso di impotenza e tristezza che ha caratterizzato quel brutto periodo delle nostre vite. Con questo nuovo EP abbiamo iniziato ad affrontare anche tematiche sociali nei nostri testi. Anche le storie d'amore in questo album sono più rarefatte, lasciano più spazio all'interpretazione da parte dell'ascoltatore, rispetto a “Cosa Rimane”, Ep molto più blues in cui, sia nei testi che nelle scelte musicali, si sente che stavamo ancora cercando la nostra via personale e originale''.

Che cosa ascoltate quando non siete impegnati nella creazione di nuovi pezzi? ''Gli ascolti giornalieri toccano uno spettro di generi vastissimo se ci basiamo su quello che ascoltiamo tutti e tre, si va dal Jazz alla musica Classica, alle colonne sonore d’autore, al Rock, Prog, Blues, Techno… Diciamo che anche quando non siamo impegnati a scrivere ci piace comunque ascoltare più musica possibile per scoprire nuove cose''.

Che cosa possiamo aspettarci dal futuro della Black Out Band? ''Di certo delle date live per promuovere l’EP ed il singolo, ci piacerebbe poi tornare allo Studio 2 di Padova per registrare dei nuovi brani che stiamo scrivendo nell’ultimo periodo''.