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13/06/2023   DELLARABBIA
  ''Per collaborare con noi serve una medesima attitudine e visione della musica e della realtà...''

Perché la scelta di un collettivo e non di una band "tradizionale"? ''È una scelta che pone le canzoni al centro del progetto: dellarabbia nasce prima di tutto da un’unione artistica legata alla scrittura della musica. Si tratta di una scelta molto precisa, che ci svincola dal rapporto con i singoli strumenti musicali e ci permette un lavoro di scrittura e produzione molto personale. Nel nostro caso Collettivo vuol dire un insieme di artisti e produttori che lavorano con la medesima visione della realtà, dei linguaggi, di cosa raccontare e come farlo''.

La vostra formazione quindi muta nel tempo coinvolgendo di volta in volta anche ospiti speciali. In che modo si entra nel collettivo dellarabbia? ''La formazione su cui è costruito il nostro progetto è la sua stessa identità. Abbiamo dei meccanismi di lavoro e scrittura molto rodati, che ci permettono di collaborare e lasciarci contaminare. I contributi di ospiti, come sono stati Divi (Ministri), i Meganoidi, i Vanilla Sky, Olly Riva e Andrea Rock in questo album, non sono solo featuring promozionali, ma un vero apporto di valore artistico al nostro lavoro. Siamo un gruppo di artisti coinvolti in un “viaggio” musicale comune. Per riuscire a collaborare con noi, serve una medesima attitudine e visione della musica e della realtà''.

Da L'era della rabbia a lunganotte. Cosa è cambiato? ''Tra i due album c’è un rapporto di causa-effetto. L’era della Rabbia, nato subito prima e durante il Covid, racconta un momento preciso e complicato che abbiamo vissuto tutti. Lunganotte è il racconto interiore di quel Buio che questo tempo ha portato dentro di noi. Ed è cambiato tutto, il nostro rapporto con il suono e le parole, il bisogno di esprimerci e somatizzare in modo più vero possibile ha preso il sopravvento portandoci a realizzare un album estremamente sincero''.

lunganotte è un disco che, a nostro avviso, va ascoltato dall'inizio alla fine, ma potendo scegliere i brani più forti quali sarebbero? Ce li descrivete? ''Per chi fa musica un album è molte cose. Una parte di sé, un modo per esorcizzare quello che non ci fa sentire adatti a ciò che ci circonda, una finestra aperta per analizzare ciò che normalmente lasciamo scorrere sulla pelle senza porci domande scomode. Lunganotte è a tutti gli effetti un racconto esistenziale. Il nostro modo di affrontare i cambiamenti inesorabili ed il tempo che corre più veloce di noi. È un lavoro che nasce per essere ascoltato nella sua totalità. È un concept album, la cui comprensione passa attraverso il viaggio di cui ogni canzone è una tappa. Non credo esista un musicista in grado di scegliere tra i propri brani. Ognuno di noi sente un legame maggiore una parte di questo viaggio e ci piace l’idea di consigliarvi di ascoltarlo tutto''.

Nel vostro essere indipendenti, anche da un punto di vista di mentalità, avete alle spalle un team di livello che va da Ammonia Records fino a Sony. Quanto è importante lavorare con professionisti del genere? ''Siamo dei musicisti con storie lunghe alle spalle, fatte di errori e cose belle. Veniamo da una provincia abbastanza periferica ma in cui i problemi nazionali emergono con molto anticipo, regalandoci una visione tutta nostra di cosa fare. Per i musicisti di provincia in Italia però è tutto molto difficile. Riuscire ad avere rapporti professionali solidi basati sulla fiducia e la stima reciproca per il proprio lavoro, è il frutto di un lavoro lunghissimo che finalmente ci fa sentire a nostro agio e in pieno controllo del nostro destino artistico. Non possiamo che ringraziare High Grade, Ammonia Records, Columbia, Sony e Numero Tre Music per l’incredibile supporto umano e musicale e per la completa libertà artistica che ci hanno sempre concesso. Per qualunque musicista questa sarebbe la base ideale per potersi esprimere fino in fondo. E questo ci fa sentire molto fortunati''.

dellarabbia dal vivo: come si svolgono i vostri live? E i prossimi? Dove e quando saranno? ''Essere un collettivo di produttori polistrumentisti ci ha posto da subito di fronte alla questione di come suonare la nostra musica dal vivo, avendo ognuno di noi suonato, nella produzione dell’album, più di uno strumento. Per questo abbiamo aperto la Line up a tre giovani e talentuosi musicisti conosciuti in questi anni: Matteo Santopadre alla chitarra, Francesco Campagiorni al basso e Lorenzo Di Massimo alla batteria. I live sono carichi di molta energia che speriamo di riuscire a trasmettere nel migliore dei modi. Il 28 giugno saremo a Largo Venue a Roma, per il Release Party di Lunganotte, in cui ospiteremo anche Divi, i Vanilla Sky e Megha. L’8 luglio invece saremo al MuMo Festival di Monte San Giovanni Campano con M.E.R.L.O.T. e altri artisti. Ma abbiamo già diverse date in fase di annuncio che potrete seguire tramite i nostri canali social (Instagram e Facebook) o il sito ufficiale dellarabbia.com. Ci teniamo a ringraziare la redazione di Music Map per l’attenzione e la disponibilità ed i vostri lettori per il supporto a progetti fuori dai classici schemi, come è il nostro. Il vostro apporto permette alla scena musicale italiana di sopravvivere, siete la scintilla che accenderà un incendio musicale nella Lunganotte che questa nazione sta vivendo''.